Avevamo visto bene nel non lontano fine novembre, quando pubblicamente denunciammo delle gravi anomalie presenti nel bando di gara per la costruzione di nuovi loculi cimiteriali.
In quella pubblica denuncia, evidenziavamo delle anomalie dal punto di vista dei contratti posti in essere con gli acquirenti, dei costi di manutenzione (imputati agli acquirenti ma che di fatto come da regolamento devono essere a carico dell'Ente) e della carenza di box in vetroresina, che di fatto avrebbero reso il bando incompleto.
Dimostrazione di quanto su esposto lo si può verificare nel computo metrico (allegato al bando) dove si nota immediatamente la mancanza 1000 box, che moltiplicati per il costo di 595,00 cadauno, crea un ammanco di oltre 600.000 euro.
Ammanco che di fatto fa decadere il principio di bando in autofinanziamento, così come stabilito dal Commissario Prefetizio.
In pratica a conclusione delle opere, alla città, sarebbe stato consegnato un 5º lotto predisposto per 1192 loculi, ma carente di 1000 box in vetroresina, insomma un opera incompleta, e che avrebbe visto impegnata l'amministrazione nella ricerca di quei 600.000 euro per l'acquisto dei box mancanti.
Tant'è che già allora evidenziammo una serie di preoccupazioni su come si sarebbe gestito l'acquisto degli stessi e sulla ricerca delle poste a bilancio.
La risposta non è tardata ad arrivare, infatti l'amministrazione e gli uffici competenti già da metà dicembre hanno cominciato a lavorarci su, producendo una serie di atti a nostro dire, ma confortati dalle normative, anomali e illegittimi.
Ci saremmo aspettati un bando ad evidenza pubblica per l'acquisto dei box mancanti, un bando che permettesse un notevole risparmio ed invece l'Ufficio Tecnico, magicamente, tira fuori dal cilindro una serie di determine che portano ad un affidamento diretto di ben 890.000 euro alla stessa ditta che si è aggiudicata la costruzione dei loculi.
Gli stessi cercano di giustificare questo anomalo affidamento parlando di opere complementari e di completamento del progetto iniziale.
Motivazioni che di fatto non reggono!
Infatti il codice degli appalti D. Lgs 163/2006 all'art. 57 comma 5 specifica che la procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara è prevista per i lavori o i servizi complementari, non compresi nel progetto iniziale né nel contratto iniziale, che, a seguito di una circostanza imprevista, sono divenuti necessari all'esecuzione dell'opera o del servizio oggetto del progetto o del contratto iniziale, purché aggiudicati all'operatore economico che presta tale servizio o esegue tale opera.
Quindi la Legge è chiara, limpida e cristallina e parla di soli lavori "complementari" non inseriti nel bando e sopraggiunti in circostanza imprevista, ma soprattutto non parla di lavori di "completamento".
Dove sono le circostanze impreviste se il bando nasce per la costruzione di 1192 loculi? Dove sono presenti i lavori complementari visto che si tratta solo di completamento dell'opera con l'inserimento di 1000 box in vetroresina?
Ma soprattutto perché una fare ricorso alla trattativa privata quando la Legge impone per somme sopra soglia un bando ad evidenza pubblica? Parliamo di quasi 900.000 euro di soldi pubblici e non di noccioline.
Continuiamo fermamente ad affermare che una buona amministrazione deve combattere giornalmente la sua battaglia per l’efficienza e il risparmio delle risorse, soprattutto in un momento in cui ce n’è sempre di meno e quelle risorse andrebbero destinate a fare ciò che veramente serve.