"CERCA DI SCOPRIRE IL DISEGNO CHE SEI CHIAMATO AD ESSERE, POI METTITI CON PASSIONE A REALIZZARLO NELLA VITA."

Martin Luther King

venerdì 7 agosto 2009

Finalmente rimosso l'eternit presso la ex Cantina Sociale


Grazie al mio interessamento personale e alla ordinanza del Sindaco finalmente è stato smaltito tutto l'eternit presente sull'area della ex Cantina Sociale.
Prossimo impegno è la rimozione di eternit in Via Tarantini, dove dopo una riunione di maggioranza ho chiesto ed ottenuto una somma di 20.000 euro dall'avanzo di amministarzione.
Questa è la politica al servizio della Città!!!

domenica 2 agosto 2009

2 AGOSTO 1980.....PER NON DIMENTICARE


Alle ore 10,25 di sabato 2 agosto 1980 una tremenda esplosione, causata da una bomba contenuta in una valigia abbandonata nella sala d' aspetto della seconda classe, squarciava l' ala sinistra della stazione Centrale di Bologna. La sala d' aspetto della seconda classe, il ristorante adiacente, gli uffici del piano superiore furono letteralmante disintegrati. Il treno Adria-Express fermo sul primo binario fu investito dalla valanga di macerie e di detriti che in pochi istanti avevano soffocato decine di uomini, donne e bambini.
I soccorsi furono rapidi ed efficienti. Il dolore e la pietà immensi. Tragico il bilancio delle vittime: 84 morti ed oltre 200 feriti.
Fin dalle prime ore del pomeriggio di sabato una folla silenziosa aveva riempito la piazza Maggiore di Bologna.
L' avvio delle indagini trovò un iniziale ostacolo nel tentativo, protrattosi per 24 ore, di mettere in dubbio la natura dolosa dell' esplosione. Vennero ipotizzate, da parte del governo presieduto da Francesco Cossiga e dalle forze di polizia, cause fortuite quali lo scoppio di una caldaia.
L'intervento della Procura della Repubblica di Bologna fu tempestivo , già il 26 agosto dello stesso anno vennero emessi ventotto ordini di cattura nei confronti di militanti di estrema destra dei Nuclei Armati Rivoluzionari. Furono tutti scarcerari nel 1981.
Lentamente e con fatica, attraverso una complicata e discussa vicenda politica e giudiziaria, e grazie alla spinta civile dell' "Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980" si giunse ad una sentenza definitiva di Cassazione il 23 novembre 1995: vennero condannati all'ergastolo, quali esecutori dell'attentato, i neofascisti dei NAR Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, mentre l'ex capo della P2 Licio Gelli, l'ex agente del SISMI Francesco Pazienza e gli ufficiali del servizio segreto militare Pietro Musumeci e Giuseppe Belmonte vennero condannati per il depistaggio delle indagini.


Il 9 giugno 2000 la Corte d'Assise di Bologna emise nuove condanne per depistaggio: nove anni di reclusione per Massimo Carminati, estremista di destra, e quattro anni e mezzo per Federigo Mannucci Benincasa, ex direttore del SISMI di Firenze, e Ivano Bongiovanni, legato alla destra extraparlamentare. Ultimo imputato per la strage Luigi Ciavardini, con condanna a 30 anni confermata con sentenza di Cassazione nel 2007.
Ancora oggi, c’è chi non vuole che si parli di strage fascista, cercando di creare confusione nell’opinione pubblica, mettendo in dubbio l’operato giudiziale di 28 anni, incitando a diffidare di magistrati, avvocati e quant’altri hanno dedicato la loro vita per la giustizia. Ipotesi alternative circa gli esecutori e i mandatari della strage sono stata sostenute durante questi anni, nel 2007 Francesco Cossiga Francesco Cossiga, in una lettera indirizzata a Enzo Fragalà, capogruppo di Alleanza Nazionale nella commissione Mitrokhin, ipotizza un coinvolgimento palestinese (a mano del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina e del gruppo Separat di Iliz Ramirez Sanchez, noto come "comandante Carlos") dietro l'attentato. Inoltre, nel 2008 Cossiga ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera, in cui ribadiva la sua convinzione secondo cui la strage non sia da imputarsi al terrorismo nero, ma ad un "incidente" di gruppi della resistenza palestinese operanti in Italia. Queste ipotesi non hanno trovato riscontro nelle indagini della magistratura.

IN MEMORIA DI QUANTI PERSERO LA VITA, DONNE, BAMBINI, GIOVANI CHE VOLEVANO SOLO ANDARE IN VACANZA, LAVORATORI E CITTADINI INERMI, E DEI MOLTI FERITI CHE ANCORA OGGI PAGANO LE CONSEGUENZE DI QUELL' ATTO VIGLIACCO E DISUMANO.

PER NON DIMENTICARE.