"CERCA DI SCOPRIRE IL DISEGNO CHE SEI CHIAMATO AD ESSERE, POI METTITI CON PASSIONE A REALIZZARLO NELLA VITA."

Martin Luther King

martedì 17 dicembre 2013

QUESTA AMMINISTRAZIONE È UNA VERA IATTURA PER LA CITTÀ

Sindaco Povia con l'approvazione del bilancio comunale lei e la sua strana maggioranza avete gettato la maschera ed avete palesato la direzione politica.
Un bilancio comunale dove le tasse locali sono posizionate ai massimi previsti e dove non vi è alcuna manovra di taglio alla spesa pubblica e agli sprechi.
Un bilancio dove si continua a chiedere sacrifici durissimi ai cittadini senza un idea chiara di quel che si vuol fare, ma con il sol fine di accantonare soldi.
Soldi sicuramente non destinati ai servizi effettivi ai cittadini, che invece vengono tagliati drasticamente.
Noi abbiamo fatto le nostre proposte, siamo stati i primi a chiedere il bilancio partecipato, abbiamo dimostrato come fosse possibile azzerare l'addizionale IRPEF per le fasce medio basse, abbiamo dimostrato come si potrebbe azzerare la TARSU e creare nuovi posti di lavoro.
Ma dinnanzi alle nostre proposte abbiamo trovato come sempre una maggioranza sorda che preferisce vivere alla giornata e curare il proprio personale orticello.
State distruggendo la nostra città, le nostre aziende, i nostri commercianti, speriamo che questa iattura termini quanto prima.

PRIMARIE PD A GIOIA DEL COLLE: UN LUOGO DOVE RICICLARSI

Con tutto il rispetto dovuto per coloro che si sono recati a votare alle primarie del PD, credendo in una sorta di rivoluzione epocale, sento il dovere di esprimere il mio più profondo sdegno per quanto accaduto nella nostra città.
Primarie che si sono trasformate in una monumentale farsa, una grande finzione, una ipocrita messinscena.
L'indecoroso spettacolo visto dinnanzi al seggio, dove quasi tutti gli esponenti della maggioranza Povia si affannavano a fermare, convincere e portare a votare chiunque, ha cambiato il senso delle primarie PD in primarie pro Povia.
C'erano tutti: segretari, assessori e consiglieri di ogni colore politico (anche di centrodestra) il gruppo più numeroso? I tesserati dell'UDC, strano ma vero hanno superato anche gli esponenti del PD stesso.
Che significato ha per esponenti di un altro partito sostenere e votare per un segretario di un partito diverso? 
Abbiamo provato a chiederlo anche al neo segretario del Pd attraverso i social network, ma lo stesso sembra chiuso in un silenzio assordante. 
È chiaro a tutti che nel meccanismo organizzativo del partito locale c’è qualcosa che non ha funzionato e che continua a non funzionare.
Da parte dei vertici del Pd locale non c'è stata neanche il minimo impegno nel cercar di dare un minimo di credibilità alle primarie, ed è risultato grottesco definire esempio di democrazia partecipativa ciò che in realtà è stata una farsa, studiata a tavolino per ottenere un consolidamento del gruppo pro Povia.
Si sono celebrati come il nuovo, ma in realtà sono la fedele rappresentazione di una classe dirigente autoreferenziale e conservatrice, tutta intenta a portare avanti una politica di facciata, di pura immagine per il sostentamento di un sindaco sempre più precario.
L'Italia cambia verso declama il neo segretario nazionale e locale, si vero cambia verso ma sicuramente in peggio.
Nel rinnovo del circolo e nella scelta dei dirigenti locali del Pd il malcostume ha dilagato, un malcostume politico legato come sempre al mercato delle tessere e alle truppe cammellate schierate fuori dai seggi l'8 dicembre.
Episodi non casuali e neanche circoscritti, perché questo modus operandi è prassi molto diffusa anche durante le elezioni amministrative da parte di qualche loro noto esponente.
Certo, non si deve fare di tutta l’erba un fascio, ci sono stati alcuni elettori del pd che, inconsapevoli e armati di passione politica,  in buona fede hanno votato pensando di poter cambiare qualcosa.
A quest'ultimi va il mio rispetto.
Ai tanti ex di centrodestra, vorrei ricordare l'articolo 10 del REGOLAMENTO PER L’ELEZIONE DEL SEGRETARIO E DELL’ASSEMBLEA NAZIONALE, così recita: "Possono partecipare al voto per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale, tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, rientrano nei requisiti di cui all’art. 2. comma 3, dello Statuto, ovvero le elettrici e gli elettori che “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori”.
Stando a quanto enunciato nel presente articolo coloro che hanno votato alle primarie prendono un impegno nel sostenere il PD nel futuro.
Al centrodestra dico: bene, finalmente ci siamo liberati da certi personaggi che hanno distrutto la nostra coalizione, personaggi pronti a cambiare partito e coalizione a seconda dei propri interessi personali, certo c'è tanto lavoro da fare ancora, ma questo sicuramente è un buon inizio, è una buona base su cui costruire.
Al segretario del PD e all'intera segreteria (nonostante il comunicato farsa apparso in questi giorni) rivolgo il mio personale ben fatto, per essersi caricata sul carro il peggio che la politica locale oggi possa offrire.
Renzi parla di rottamazione ma a Gioia del Colle si fa il riciclo, se questo è solo l'inizio chissà cosa altro ci tocca vedere.
Ora nessun rappresentante del Pd locale e di questa strana maggioranza si permetta mai più di vantare ancora una qualche superiorità morale, perché con queste "primarie" è stata scritta una delle più brutte pagine della politica locale. 


lunedì 16 dicembre 2013

A PROPOSITO DEGLI SLOGAN DEL SINDACO



Sindaco Povia con l'approvazione del bilancio comunale lei e la sua strana maggioranza avete gettato la maschera ed avete palesato la direzione politica.
Un bilancio comunale dove le tasse locali sono posizionate ai massimi previsti e dove non vi è alcuna manovra di taglio alla spesa pubblica e agli sprechi.
Un bilancio dove si continua a chiedere sacrifici durissimi ai cittadini senza un idea chiara di quel che si vuol fare, ma con il sol fine di accantonare soldi.
Soldi sicuramente non destinati ai servizi effettivi ai cittadini, che invece vengono tagliati drasticamente.
Noi abbiamo fatto le nostre proposte, siamo stati i primi a chiedere il bilancio partecipato, abbiamo dimostrato come fosse possibile azzerare l'addizionale IRPEF per le fasce medio basse, abbiamo dimostrato come si potrebbe azzerare la TARSU e creare nuovi posti di lavoro.
Ma dinnanzi alle nostre proposte abbiamo trovato come sempre una maggioranza sorda che preferisce vivere alla giornata e curare il proprio personale orticello.
State distruggendo la nostra città, le nostre aziende, i nostri commercianti, speriamo che questa iattura termini quanto prima.

mercoledì 11 dicembre 2013

BANDO DI ASSUNZIONI ALLA SPES: INCREDIBILE MA VERO

Da alcuni giorni la Spes Gioia  ha pubblicato un bando, con scadenza 30 dicembre 2013, indicendo un concorso per l’eventuale assunzione a tempo pieno o parziale, indeterminato o determinato - di n. 4 operatori ecologici, con inquadramento nel livello 2 B Area operativo-funzionale “Raccolta, spazzamento, tutela e decoro del territorio” del CCNL dei servizi ambientali e territoriali vigente - FEDERAMBIENTE.
La notizia, in un momento di enorme difficoltà economica e con una sempre più crescente carenza di posti di lavoro, non può che essere salutata positivamente. 
Ma basta leggere il bando per coglierne immediatamente profili di illegittimità e alcune anomalie che lo rendano poco trasparente ed equo nei confronti degli aspiranti.
Innanzitutto andrebbe data ampia pubblicità al concorso, cosa che finora non è avvenuta, si fanno manifesti per la città quando un assessore sposta una pianta ma nulla per dei posti di lavoro.
Senza contare che l'amministrazione comunale, socio di maggioranza di Spes Gioia, non ha pubblicizzato nulla, neppure sul portale internet del Comune (se non nella pagina ben nascosta dell'albo pretorio) 
Insomma accade così che un concorso che dovrebbe dare lavoro a 4 persone passi nel silenzio assoluto delle istituzioni. 
Inoltre va evidenziato che il bando parla di una eventuale assunzione di 4 persone, la qual cosa è deplorevole perché se non si è certi dell’assunzione dei vincitori, è sbagliato creare aspettative in chi quotidianamente è alla ricerca di lavoro.
Seconda cosa, il bando non è per nulla chiaro sulla tipologia di contratto da applicare agli eventuali vincitori, infatti si parla di assunzione con contratto a tempo pieno o parziale, determinato o indeterminato, insomma neanche loro sanno cosa vogliono fare, almeno stando al bando, ma effettivamente il da farsi lo sanno fin troppo bene.
Ora provate ad immaginare ai tanti assunti tramite agenzia interinale con contratto a tempo pieno e determinato, che partecipando al concorso e magari anche vincitori, si trovano a dover essere impiegati a tempo parziale e determinato.
Sarebbe una vera beffa, quindi quale scelta dovranno effettuare costoro? Con quali certezze? 
Terzo, il bando presenta criteri decisamente inconsueti per la selezione dei candidati. Nessuna prova scritta, atto che sicuramente certifica con documento cartaceo un minimo di garanzia per eventuali ricorsi, ma soltanto una prima prova orale propedeutica alla seconda prova pratica. 
Quarto, come sarà costituita la commissione esaminatrice? Quali figure professionali sono previste? Saranno figure interne o esterne all'azienda? Nel bando non viene specificato nulla di tutto ciò, si dice soltanto che la stessa sarà composta da 3 persone più un segretario.
Quinto, la disparità di attribuzione dei punti per la valutazione dei titoli da parte della commissione, dove ad esempio, la differenza tra una licenza media con ottimo e un diploma a pieni voti (100/100) è di appena 0,75 punti, mentre guarda caso la stessa può assegnare massimo 4,5 punti a coloro che hanno prestato servizio presso e/o in favore di Aziende Municipalizzate di Igiene Urbana o Società a partecipazione pubblica esercenti servizi di igiene urbana ( 1,5 punti per ogni hanno di servizio, o frazione superiore a 6 mesi).
Una disparità assurda nei confronti dei tanti che cercano lavoro, ma che sfortunatamente non sono riusciti ad entrare nel circolo vizioso delle assunzioni semestrali di Spes Gioia.
Sindaco Povia, ancora una volta , ci troviamo dinnanzi ad un atto di discutibile trasparenza ed equità per i concorrenti, ancora una volta assistiamo al silenzio totale di questa amministrazione, che essendo socio di maggioranza è stata sicuramente notiziata in anteprima delle decisioni del Consiglio di Amministrazione.
Che fine ha fatto la precedente graduatoria da dove sin'ora i vari C.d.A.. avevano attinto per le assunzioni? Perché eliminarla?
Nel chiarire che per noi la regolarità del concorso è esigenza prioritaria, ed al fine di ottenere maggiori garanzie di imparzialità e trasparenza, chiediamo a gran voce al Sindaco e al Consiglio di Amministrazione delle Spes che:
- Il bando del concorso sia annullato e riproposto con la correzione delle anomalie su evidenziate.
- La Commissione giudicatrice sia nominata prima del nuovo bando e sia connotata da alto profilo tecnico, sia esterna in tutte le sue componenti e al di sopra di qualsiasi dubbio e relazione ambientale con la realtà di gioiese.
- Sia data massima diffusione al bando.
- Sia prevista una prova scritta, orale e pratica e che il punteggio finale sia media delle stesse prove.
- Sia creata una valutazione dei titoli più equa, dando così speranza anche a coloro che non hanno avuto la possibilità di rientrare nelle assunzioni semestrali.
Sicuramente a queste condizioni il concorso avrà una procedura trasparente e garantista per tutti i concorrenti, dove i criteri meritocratici siano alla base delle future assunzioni e dove gli stessi allontanino le ombre e i dubbi sullo svolgimento di un corretto concorso.


venerdì 29 novembre 2013

Caos, cemento e declino

Caos, cemento e declino sono i migliori aggettivi per identificare il pensiero e la mano di questa amministrazione comunale targata Sergio Povia.
Non passa giorno che non ne combinino una nuova. L'ultima in ordine di tempo infatti riguarda la nuova viabilità dovuta al progetto di pedonalizzazione di via Roma e piazze collegate, che ha portato sul piede di guerra e di protesta commercianti e residenti della zona.
Da un lato i commercianti che denunciano le mancate promesse di questa amministrazione sulla non chiusura del tratto riqualificato annesso a Via Roma. 
È innegabile che la zona, dal punto di vista commerciale abbia subito una desertificazione, che ha prodotto cali di vendite con percentuali a due cifre, portando alcuni esercenti al rischio di chiusura.
Basta fare un giro e ci si trova dinanzi a negozi vuoti, attività poste in vendita e commercianti sempre più disperati, a volte rassegnati, che chiedono invano il sostegno di un Sindaco sempre più assente. Dov'è finita la politica? 
Politica sempre presente in campagna elettorale con promesse impossibili, ma pronta appena eletta a chiudersi a palazzo e mettere in scena il pietoso tatticismo della tutela degli amici.
Dall'altra i residenti e i cittadini, sempre più stanchi delle continue modifiche con conseguenti inversioni di sensi di marcia e non più disponibili a subire avvelenamenti acustici e atmosferici provocati dalle continue code e intasamenti del traffico.
Ed infine, ma non per ultimo, le legittime richieste di molti cittadini ed associazioni di mobilità sostenibile che chiedono a gran voce meno auto e più zone pedonali e ciclabili.
In presenza di posizioni e interessi così diversi tra loro, ma che potrebbero tranquillamente convivere, l'amministrazione comunale cosa fa? 
Sceglie la via più facile, l'imposizione, e con un insieme di interventi isolati e senza progettualità crea solo caos e enormi disagi.
Invece bastava creare un tavolo di lavoro tra le associazioni di categoria, associazioni, commercianti, artigiani e l'amministrazione comunale per decidere insieme la miglior soluzione da mettere in campo.
Ma tutto ciò non fa parte del modus operandi di questa amministrazione, sempre più attenta alla cementificazione e molto lontana dai problemi reali della nostra comunità.
Viene da chiedere che fine ha fatto il piano traffico, perché non attivarlo, anche a stralci? 
Di certo non si può continuare a spendere soldi pubblici in segnaletica e lavori che poi vanno in netto contrasto con studi di settore fatti sulla viabilità gioiese.
Non si può pensare di chiudere strade al traffico, di creare zone pedonali e ciclabili se non sono predisposte zone di parcheggio idonee.
La nostra proposta si chiama GioiArt, un progetto ambizioso che mira a riqualificare l'intera città, e all'interno del quale è previsto per Via Roma e zone collegate la trasformazione in una vera galleria d'arte attraverso le opere degli artisti gioiesi.
Siamo certi che GioiArt sarebbe un richiamo per tantissima gente, anche dei comuni limitrofi, e riuscirebbe a rilanciare il commercio in tutta la città.
Noi non chiediamo miracoli a questa amministrazione, chiediamo solo di tenere alto l'interesse nei confronti delle attività commerciali, che in un momento di crisi economica mondiale stanno già subendo forti flessioni e che senza l'aiuto dell'amministrazione comunale rischiano la chiusura.
Infine a coloro che oggi protestano mi va di gridare a voce alta: RESISTETE....RESISTETE.....RESISTETE.

Vincenzo Lamanna 

Il mistero dei loculi mancanti

"Firmato stamani con la ditta appaltatrice dei lavori il contratto per l'ampliamento del Cimitero Comunale (sopraelevazione del 5° lotto). I lavori partiranno subito." 
Tuona così, con un comunicato lanciato dalla sua pagina di Facebook, la versione restyling di un Sindaco che le prova tutte per cercare di riprendere un consenso oramai pari al nulla assoluto.
Direbbero i latini "nihil sub sole novum", ovvero nulla di nuovo sotto il sole, ed invece di nuovo c'è molto da dire.
I cittadini vanno informati su come questa amministrazione stia distruggendo e provocando enormi danni alla nostra città.
E si, perché se qualcuno si prende la briga di dare un'attenta lettura al bando, al progetto e al piano economico, potrà immediatamente verificare una serie di anomalie e scelte errate che si ripercuoteranno su tutta la cittadinanza.
Infatti il progetto, viste le norme antisismiche, prevede l'utilizzo di una nuova tipologia di struttura, non più la struttura in cemento prefabbricata utilizzata sin'ora, ma una struttura più leggera e idonea fatta con profilati metallici e con l'utilizzo di box in vetroresina.
Sin qui tutto regolare, ma il problema sorge proprio dando un occhiata agli allegati del progetto, i quali prevedono la costruzione e fornitura di laminati per 1192 loculi, ma soli 192 box in vetroresina.
Ora se il quadro economico pareggia perfettamente, ovvero i costi per la realizzazione sono perfettamente coperti con l'esborso chiesto ai cittadini, 
ma all'interno mancano oltre 1.000 box in vetroresina (costo di un box pari a 595,20 euro), da dove saranno presi i quasi 600.000 euro che servono per completare il progetto?
Semplice: dal bilancio comunale, attraverso un aumento di entrate (quindi tasse) o con tagli al bilancio, detto in parole povere quei 600.000 euro saranno pagati da tutti i cittadini gioiesi, e non da coloro che hanno deciso di acquistare i loculi.
A tutto questo vanno aggiunte altre anomalie presenti nel contratto firmato dagli acquirenti.
Anomalie che vanno dalla durata della concessione alla manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, degli spazi esterni e delle strutture comuni.
Infatti è vero che il regolamento di polizia cimiteriale prevede la concessione di anni 60 dalla stipula del contratto, ma qui siamo in presenza di loculi non disponibili immediatamente bensì in fase di costruzione e di cui non si conosce la data di consegna. Quanti anni saranno persi come concessione da chi oggi ha già stipulato il contratto? 
Sarebbe quindi più giusto far partire i 60 anni dalla data di consegna!
Altra anomalia si rileva quando si parla della manutenzione ordinaria e straordinaria della struttura, degli spazi esterni e delle strutture comuni, in effetti a margine delle note del quadro economico, nel settore manutenzione viene evidenziato che le spese in questione sono a carico del concedente (quindi il Comune).
Ma se le stesse sono a carico del concedente perché inserirle tra i costi da ripartire su ogni singolo loculo? Costi pari a 958.900 euro. 
Se a tutto ciò aggiungiamo che il bando di gara non è mai stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale, così come previsto dall'art. 66 comma 7 del Codice degli Appalti, qualche legittimo dubbio su come sia stata gestita questa gara ci assale.
A supporto di quanto su esposto, esiste anche una nota protocollata presso il Comune da un legale rappresentate (personalmente da me contattato) di una ditta, il quale, vista la mancata pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, invita a non dar luogo a procedere per la presenza di errore sostanziale.
Ma stranamente la stessa nota è stata ritirata nei giorni successivi.
Perché la commissione, nonostante sia stata notiziata di un errore sostanziale, sia andata avanti spedita sino all'aggiudicazione definitiva?
Concludendo, ancora una volta, ci si trova dinanzi ad un insieme di anomalie e costi che aggiunti allo stato di degrado totale in cui versa il nostro cimitero, nonostante sia stata assegnata una gara per la pulizia dello stesso ad una nota cooperativa lautamente pagata, graveranno come sempre su tutti i cittadini.

Vincenzo Lamanna 

mercoledì 20 novembre 2013

UN SINDACO INCAPACE DI TROVARE SOLUZIONI

Giù la maschera sindaco Sergio Povia e dica tutta la verità sul caso Coop,  siamo stanchi della sua continua campagna mistificatoria.
Nella sua conferenza stampa del 12 novembre la città si aspettava che lei chiarisse una volta per tutte la sua posizione e quella dell'intera maggioranza sulla questione coop dando anche delle soluzioni valide alla tutela dei lavoratori, delle aziende e di tutti i cittadini che in quella zona hanno investito i loro risparmi.
Ed invece abbiamo ascoltato la più indecente delle frasi: " Ci opporremo ma non sappiamo ancora come".
Un sindaco che non ha soluzioni non merita di ricoprire ancora questo ruolo.
Forse non le è chiaro che il Consiglio Di Stato - Sez. IV con sentenza n.   05187/2012 del 28 ottobre 2013 dichiara il ricorso ricorso inammissibile e respinge la revocatoria, in pratica annulla il permesso a costruire del 2004 ( anno in cui lei era Sindaco) e le autorizzazioni edilizie e commerciali. 
E' troppo facile tirare in ballo il senso di responsabilità delle forze politiche, la verità è che dal 2004 la politica ha fallito tentando invano e con soluzioni capestri di difendere una illegittimitá solo per tutelare gli interessi di qualcuno.
Andavano concentrare le forze di tutti per cercare soluzioni.
In campagna elettorale ha più volte promesso di avere pronta una soluzione, spero che il tutto non si riduca al ridicolo ricorso posto in essere, perché se così fosse, 
anche questa volta  ha ricevuto l'ennesima sonora sberla dalla giustizia amministrativa.
Noi vogliamo la verità, guardi almeno per una volta i cittadini negli occhi e racconti quello che effettivamente è accaduto non continui a  negarci la verità, perché questo non fermerà la nostra rabbia.
Ricordo ancora le parole dell'ex  Sindaco Piero Longo, quando più volte durante la precedente campagna elettorale, dal palco invitava il Sig. Distefano  delle Distefano Costruzioni Srl a raccontare la verità.
Sindaco Povia quale verità doveva raccontarci il Sig. Distefano? Cosa è veramente accaduto? Perché utilizzare quei suoli con destinazione diversa? 
Comprendo che dare una risposta alle mie domande le crea qualche problema, ma una sacrosanta verità purtroppo emerge: la sua politica, la sua azione amministrativa ha prodotto solo enormi danni e disoccupazione alla nostra comunità.
È ora che lei chieda scusa a tutti i cittadini e si dimetta.
Lasci a chi ha cuore il futuro della nostra città e dei nostri figli il compito di costruire una nuova gioia del colle.

LO SPRECO DI DENARO CONTINUA

Grande confusione sotto il cielo di Gioia del Colle in questi giorni. 
Va infatti in scena un bizzarro spettacolo che ha come protagonisti il Sindaco e parte della Giunta Comunale (unico assente l'assessore Masi, di cui si attendono dichiarazioni in merito): la "nuova" struttura organizzativa del nostro Comune.
Ennesimo atto, quello approvato dalla Giunta, che prevede una macrostruttura ed assegnazione del relativo personale, fatto senza il rispetto della normativa generale vigente,  infatti:
- va in netto contrasto con quanto previsto dalla Legge 296/2006 art. 1 comma 557 (in vigore sino al 31.12.2015), che prevede le azioni per il contenimento della spesa nella Pubblica Amministrazione, attraverso la riduzione della spesa del personale e l'accorpamento dei servizi;
- non rispetta quanto previsto dalla Legge anticorruzione che prevede la rotazione degli incarichi tra i funzionari e dirigenti;
ma quel che più conta, è che lo stesso si pone in netto contrasto con le proposte dei sindacati.
Lo stesso Sindaco, durante la delegazione trattante, difende le sue scelte spiegando che la sua amministrazione ha necessità  di creare una macchina amministrativa più snella ed efficiente, e che le sue scelte porteranno un notevole risparmio.
Qualcuno dei suoi tanti "consiglieri" però spieghi al Sindaco che la scelta di spacchettare i settori e renderli indipendenti, sicuramente non giova a snellire e rendere efficiente la macchina amministrativa.
Senza contare che il costo complessivo andrà da un minimo (inattivibile) di 200 mila euro ad un massimo di 350 mila euro.
Da tutto ciò scaturisce la creazione di 14 posizioni apicali, con un rapporto di una posizione organizzativa ogni 7 dipendenti, ben lontano dal rapporto ottimale di una posizione organizzativa ogni 30 dipendenti adottata in quasi tutti i comuni.
Un atto questo, che mira solo alla tutela di 14 funzionari dimenticando gli oltre 100 dipendenti che muovono la macchina amministrativa e che meritano rispetto, riconoscenza e pari trattamento.
È vero che la macchina comunale andava profondamente riorganizzata, perché questo era quello che i cittadini chiedevano a gran voce, cittadini che con i loro tributi pagano gli stipendi dei nostri dipendenti, ma non in questo modo.
È mancato infatti, il coraggio di fare una rivoluzione della pianta organica e del personale,  una necessaria rivoluzione, che mirasse a demolire i feudi di coloro che da anni sono "croce e delizia" delle amministrazioni che si susseguono.
Serviva una bella spolverata, una imbiancata, una ventata di aria fresca, perché nell'amministrazione pubblica gioiese troppi  "potenti" sono rimasti incollati alle stesse sedie e scrivanie per troppo anni. 
Ma questa amministrazione ha deciso di andare avanti senza confrontarsi o ascoltare le proposte.
Siamo stati tra i primi ad elaborare una nostra proposta, che in perfetta sintonia con i sindacati, prevedeva la riorganizzare dell'Ente in quattro macro-aree:
AREA TECNICA; AREA URBANISTICA; AREA DEI SERVIZI ALLA PERSONA; AREA FINAZIARIA, più altre due "posizioni" per l'ufficio legale e per la Polizia Municipale.
Questa proposta avrebbe garantito una migliore distribuzione e organizzazione del personale con conseguente miglioramento del servizio fornito alla Città.
Inoltre tale riorganizzazione avrebbe portato un notevole risparmio a bilancio, un risparmio che si sarebbe potuto utilizzare per diminuire  o addirittura cancellare l'addizionale IRPEF, per elevare le professionalità interne tramite concorsi per il personale e per nuove assunzioni.
Raggruppare i settori e spostare il personale con raziocinio avrebbe permesso di creare un sistema in cui gli uffici avrebbero reso un servizio migliore alla gente.
Invece questa amministrazione, ostaggio dei soliti mal di pancia, ha letteralmente deciso di spacchettare in 14 centri di potere la macchina amministrativa.
Nei corridoi di palazzo si parla di trattative continue, di richieste di consiglieri e dipendenti (i soliti), di interferenza politica sempre più insistente, di soluzioni più volte cambiate per creare più poltrone e aumentare le pesature (quindi le somme di denaro destinate ai vari funzionari messi a capo delle aree).
Ed accade così che l'ufficio tecnico viene diviso in 4 aree, si sposta l'ingegnere comunale all'urbanistica per creare il posto all'ormai noto geometra amico di tutte le amministrazioni, si sposta il servizio cimiteriale dalla sua naturale collocazione (ufficio demografico) alle dipendenze dello staff del sindaco, perché? per aumentare allo stesso la pesatura da parte dell'OIV? si divide il servizio finanziario in due settori creando due nuove poltrone, ci si inventa il servizio comunicazione e trasparenza.
Così facendo l'interesse di qualcuno viene anteposto al bene della Città ed al suo futuro.
Tutto questo avrà un costo, un costo in attesa di quantificazione e che noi tutti cittadini pagheremo o attraverso un aumento delle tasse o attraverso un taglio ai capitoli di bilancio, perché purtroppo queste somme vanno imputate a bilancio.
Attendiamo quindi con ansia il prossimo bilancio per verificare quanto questa ennesima scellerata decisione ci costerà, si perché mentre noi paghiamo le tasse loro sprecano.

giovedì 27 giugno 2013

Le bugie dei nostri amministratori.

promesse federico antonicellifoto

Il condottiero Povia e la sua strana maggioranza, sempre più precaria, con un solo colpo cancella tre anni di lavoro di mediazione e ricerca di soluzioni alternativeper una delle arterie più importanti della nostra città.

Erano queste le proposte e le promesse elettorali della compagine Povia? Vorrei ricordare ai tanti che, durante il ballottaggio del 2012, per le strade di Gioia del Collecomparve lo strano manifesto qui riportato.

Quanti di Voi lo ricordano?

Quanti di Voi hanno partecipato a quel convegno?

Ma soprattutto quanti di voi hanno ascoltato dalla viva voce di quei protagonistila famosa frase: "IL PASSAGGIO A LIVELLO NON CHIUDE".

Sicuramente eravamo in tanti, e si perché le ho ascoltate anche io quelle frasi. Maricordo anche le riunioni infuocate dell'allora maggioranza e le prese di posizione di coloro che oggi cambiando casacca,cambiano le proprie convinzioni e idee.

Chiudere il passaggio a livello di via Dante, senza neanche aver ipotizzato altre soluzioni alternative, senza creare una viabilità alternativa e senza creare servizi che riescano ad evitare problemi agli abitanti della zona e ai cittadini tutti è un modo approssimativo di amministrare.

A questi amministratori chiedo dov’è finita la proposta dell'allora 
promesse antonicelli
consigliere Tuccilloper uno studio di fattibilità su un eventuale tunnel?Proposta approvata e stanziata in fase di bilancio preventivo, ma miracolosamente scomparsa con la destinazione delle somme dirottate verso altri lidi.

L'importante per qualcuno è spendere soldi pubblici, non importa come, non importa cercare progetti sostenibili e coordinati con il resto degli interventi, non importa la visione futura della nostra città.

Promettere in campagna elettorale è sempre facile, difficile è mantenere gli impegni con la città, difficile è mantenere la coerenza prima politica e poi umana.


lunedì 28 gennaio 2013

POLITICA 2.0 ci siamo

Nasce da gioia del colle il Movimento Politico ...Con Te

LA DIGNITÀ E LA COERENZA NON SI PUÒ SVENDERE.

Anche questo, e non solo, è il Partito Democratico

lunedì 14 gennaio 2013

ENNESIMO DANNO PER I GIOIESI.

‘’Un nuovo modo di riscossione, piu’ attento alle persone, alle fasce deboli, con trasparenza e efficienza. Come ANCI vorremmo poter offrire ai nostri Sindaci una societa' meno preoccupata di fare utili e dare piu' servizi ai cittadini’’. Cosi’ il Presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI), Graziano Delrio, annunciando la decisione dell’Associazione di costituire una propria societa’ di riscossione, la ANCI riscossioni s.r.l.
Della stessa idea a Roma. dove il Governo prima con un emendamento dei relatori al dl n. 174/2012 (legge stabilità) sta pensando di dare fine all'affidamento a privati della riscossione dei tributi da parte dei Comuni, i quali dovranno o gestirla direttamente o ricorrere ad un consorzio costituito dall'Associazione nazionale dei Comuni (ANCI).
Ed a Gioia del Colle? Cosa accade invece?
Noi a Gioia del Colle andiamo controcorrente, infatti in tutta fretta l'attuale amministrazione comunale guidata da Sergio Povia, provvede a pubblicare un "Bando di Gara per le attività di supporto per la riscossione spontanea e di accertamento di tasse, imposte ed oneri comunali."
Un bando che prevede un aggio sulla riscossione spontanea e coattiva complessiva dell'imposta comunale propria (IMU), della tassa raccolta e smaltimento dei rifiuti (o TARES), dell'imposta comunale sulla pubblicità, del canone concessorio sull'installazione degli impianti pubblicitari, del diritto sulle pubbliche affissioni, della tassa occupazione spazi e aree pubbliche, di quelle relative a violazioni ai regolamenti comunali, delle rette del trasporto scolastico, della mensa scolastica, dell’asilo nido nonché di tutte le altre entrate.
Infatti per la società aggiudicataria sono previste la seguenti percentuali nette messe a base d'asta:
- del 3% della riscossione spontanea TARSU/TARES da calcolarsi sulla somma incassata sul conto corrente postale o bancario intestato alla tesoreria comunale;
- del 2% della riscossione IMU da calcolarsi sulla somma incassata sul conto corrente postale o bancario intestato alla tesoreria comunale;
- del 20% della riscossione spontanea TOSAP, PUBBLICITÀ, PUBBLICHE AFFISSIONI E CANONI IMPIANTI PUBBLICITARI da calcolarsi sulla somma incassata sul conto corrente postale o bancario intestato alla tesoreria comunale;
- del 8% dell’accertamento TARSU/TARES, IMU, TOSAP, PUBBLICITÀ, PUBBLICHE AFFISSIONI E CANONI IMPIANTI PUBBLICITARI da calcolarsi sulla somma incassata sul conto corrente postale o bancario intestato alla tesoreria comunale;
- del 9% della riscossione coattiva TARSU/TARES, IMU, TOSAP, PUBBLICITÀ, PUBBLICHE AFFISSIONI, CANONI IMPIANTI PUBBLICITARI, , di quelle relative a violazioni ai regolamenti comunali, degli oneri di urbanizzazione, delle rette trasporto scolastico, delle rette asilo nido, della refezione scolastica e di tutte le altre entrate comunali da calcolarsi sulla somma incassata sul conto corrente postale o bancario intestato alla tesoreria comunale;
Ora vorrei porre ai lettori alcuni punti di riflessione:
1. Quale utilità vi è per la città nell'affidare tale servizio a società esterne?
2. Perché garantire un aggio su entrate certe? Infatti immaginate che ogni qualvolta un cittadino gioiese si recherà per pagare una qualsiasi tipologia di tassa, in modo spontaneo, saprà di cedere una parte della stessa ad una terza società.
3. Perché non potenziare, viste le capacità e competenze di alcuni dipendenti pubblici l'ufficio comunale per i tributi? Depotenziamento già cominciato nel periodo Longo con manovre oscure, tra spostamenti e trattenimenti in servizio di funzionari e che continuano con questa amministrazione con atti di questi ultimi giorni, infatti una dipendente dell'ufficio riscossioni transita nel ruolo della polizia municipale ma il suo cambio casualmente finisce in altro settore.
4. Perché dare ad un terzo soggetto pieni poteri in un campo delicato come i tributi?
Infatti analizzando il capitolato speciale allegato al bando, all'art.6 OBBLIGHI DELL'APPALTATORE, si scopre che la società dovrà nominare un funzionario responsabile, cui sono attribuiti la funzione ed i poteri per l'esercizio di ogni attività organizzativa e gestionale delle attività affidate. Il funzionario responsabile propone al responsabile del Comune la rettifica, l’annullamento, rateizzazione degli atti emessi, nonché l’eventuale costituzione in giudizio. In caso di ricorso in sede civile o tributaria l’affidatario, tramite il proprio legale, si costituirà nei termini di legge; relazionare annualmente al Comune sull’attività svolta ed i risultati conseguiti, nonché le proposte da sottoporre per le programmazioni future.
5. Come si può pensare di affidare a terzi un servizio così delicato senza il controllo sistematico da parte di chi dovrebbe garantire il cittadino?
Infatti questa è un'altra anomalia molto grave vista la mancanza di una figura fiduciaria dell'amministrazione all'interno del gruppo di lavoro creato dalla società aggiudicataria ( come da art.11 PERSONALE, del capitolato speciale allegato al bando ). L'unico controllo viene effettuato come previsto dall'art. 14 COORDINAMENTO E VIGILANZA, ovvero tramite eventuali ispezione predisposte dal Comune (chi ?) senza aver designato figura idonea e senza aver impartito disposizioni speciali.
6. Perché adottare tale decisione con atto di Giunta e non di Consiglio Comunale?