Caos, cemento e declino sono i migliori aggettivi per identificare il pensiero e la mano di questa amministrazione comunale targata Sergio Povia.
Non passa giorno che non ne combinino una nuova. L'ultima in ordine di tempo infatti riguarda la nuova viabilità dovuta al progetto di pedonalizzazione di via Roma e piazze collegate, che ha portato sul piede di guerra e di protesta commercianti e residenti della zona.
Da un lato i commercianti che denunciano le mancate promesse di questa amministrazione sulla non chiusura del tratto riqualificato annesso a Via Roma.
È innegabile che la zona, dal punto di vista commerciale abbia subito una desertificazione, che ha prodotto cali di vendite con percentuali a due cifre, portando alcuni esercenti al rischio di chiusura.
Basta fare un giro e ci si trova dinanzi a negozi vuoti, attività poste in vendita e commercianti sempre più disperati, a volte rassegnati, che chiedono invano il sostegno di un Sindaco sempre più assente. Dov'è finita la politica?
Politica sempre presente in campagna elettorale con promesse impossibili, ma pronta appena eletta a chiudersi a palazzo e mettere in scena il pietoso tatticismo della tutela degli amici.
Dall'altra i residenti e i cittadini, sempre più stanchi delle continue modifiche con conseguenti inversioni di sensi di marcia e non più disponibili a subire avvelenamenti acustici e atmosferici provocati dalle continue code e intasamenti del traffico.
Ed infine, ma non per ultimo, le legittime richieste di molti cittadini ed associazioni di mobilità sostenibile che chiedono a gran voce meno auto e più zone pedonali e ciclabili.
In presenza di posizioni e interessi così diversi tra loro, ma che potrebbero tranquillamente convivere, l'amministrazione comunale cosa fa?
Sceglie la via più facile, l'imposizione, e con un insieme di interventi isolati e senza progettualità crea solo caos e enormi disagi.
Invece bastava creare un tavolo di lavoro tra le associazioni di categoria, associazioni, commercianti, artigiani e l'amministrazione comunale per decidere insieme la miglior soluzione da mettere in campo.
Ma tutto ciò non fa parte del modus operandi di questa amministrazione, sempre più attenta alla cementificazione e molto lontana dai problemi reali della nostra comunità.
Viene da chiedere che fine ha fatto il piano traffico, perché non attivarlo, anche a stralci?
Di certo non si può continuare a spendere soldi pubblici in segnaletica e lavori che poi vanno in netto contrasto con studi di settore fatti sulla viabilità gioiese.
Non si può pensare di chiudere strade al traffico, di creare zone pedonali e ciclabili se non sono predisposte zone di parcheggio idonee.
La nostra proposta si chiama GioiArt, un progetto ambizioso che mira a riqualificare l'intera città, e all'interno del quale è previsto per Via Roma e zone collegate la trasformazione in una vera galleria d'arte attraverso le opere degli artisti gioiesi.
Siamo certi che GioiArt sarebbe un richiamo per tantissima gente, anche dei comuni limitrofi, e riuscirebbe a rilanciare il commercio in tutta la città.
Noi non chiediamo miracoli a questa amministrazione, chiediamo solo di tenere alto l'interesse nei confronti delle attività commerciali, che in un momento di crisi economica mondiale stanno già subendo forti flessioni e che senza l'aiuto dell'amministrazione comunale rischiano la chiusura.
Infine a coloro che oggi protestano mi va di gridare a voce alta: RESISTETE....RESISTETE.....RESISTETE.
Vincenzo Lamanna