Gioia del Colle, 23 novembre 2008.
Nasce il 22 novembre 2008 il 'Movimento per l'Italia' di cui e' fondatrice Daniela Santanchè, un movimento collocato in maniera naturale nel centrodestra, un movimento che celebra la fine dei vecchi schieramenti e delle vecchie ideologie, un movimento che nasce come anomalia della politica, un movimento che vuole dare il proprio impegno la propria passione per costruire un buon futuro per il nostro paese, un movimento che pone la sorte del nostro paese nelle mani degli industriali, degli artigiani, degli operai, dei commercianti, degli impiegati, dei professionisti, dei contadini, degli intellettuali, nelle mani, dei cittadini, della gente che lavora, dell’esperienza degli anziani e nella volontà di affermazione, di sacrificio di conquista dei giovani. Basta con le lobby con i boiardi e con le caste.
Un movimento, che in questa fase, su temi essenziali arrivi ad esprimere una volontà comune, a parlare un linguaggio comune e a spingere in avanti una nuova leva di dirigenti politici.
Non saremo una formazione politica di protesta ma di proposta, perché vogliamo guardare al futuro per cambiare il paese.
Insomma non stiamo e non staremo con le mani in mano, l’imperativo di un rinnovamento culturale, politico, morale comincia a farsi strada, ciò comporta una ricerca libera e critica di una reale prospettiva d’avvenire, il superamento coerente di esperienze che appartengono ad altre epoche ed una adesione convinta alle prospettive di un riformismo moderno e d’avanguardia, capace di allargare i propri orizzonti e di comprendere le nuove realtà che avanzano. La volontà di rinnovare, di costruire, di progredire, per imprimere un nuovo slancio nella vita di quella che è e rimane la nostra comunità deve essere la nostra strada maestra.
Scegliere Decidere Risolvere sono i tre verbi che contraddistinguono il Movimento per l’Italia, tre azioni che contraddistinguono il nostro operato.
Oggi anche io annuncio il mio passaggio al Movimento per l’Italia, attivando a livello locale le intenzioni che il nostro segretario nazionale ha saputo trasferirci, e ricordando che il governo di una città si fa pensando agli interessi profondi della stessa, pensando al futuro dei nostri ragazzi, alla fatica ed al talento di chi lavora ed intraprende, ai timori dei nostri anziani. La si fa mossi non dalla volontà di mostrare i muscoli, ma di mostrare l'intelligenza ed il senso di responsabilità.
Noi siamo nostri. Non apparteniamo a nessuno.
Il Consigliere Comunale
Vincenzo Lamanna