"CERCA DI SCOPRIRE IL DISEGNO CHE SEI CHIAMATO AD ESSERE, POI METTITI CON PASSIONE A REALIZZARLO NELLA VITA."

Martin Luther King

giovedì 30 dicembre 2010

CAPODANNO IN OSPEDALE!!!!


IL "PARADISO" NON PUO' PIU' ATTENDERE LE SCELLERATE DECISIONI DI VENDOLA E DEI SUOI COMPARI. CAPODANNO IN OSPEDALE!!!!!!
Domani a mezza notte un brindisi amaro contro le decisioni della Regione Puglia. Singolare protesta del centro destra gioiese contro i tagli dei posti letto, mentre il centro sinistra dorme. Nonostante le promesse e le rassicurazioni dell’assessore Fiore, la Regione Puglia ha previsto per l’ospedale Paradiso di Gioia del Colle la riduzione da 71 a 32 posti letto. In sostanza l’anticamera della chiusura del nosocomio locale. ORA BASTA QUESTA E' LA PRIMA, DI UNA SERIE DI AZIONI, CHE IL CENTRO DESTRA GIOIESE METTERA' IN ATTO PER EVITARE LA CHIUSURA DEL NOSOCOMIO GIOIESE. Vi aspetto in tanti alle 23.45 presso l'Ospedale Paradiso di Gioia del Colle

mercoledì 29 dicembre 2010

lacrime e sangue per i pugliesi


Puglia, approvato il bilancio. Più ticket e tassa sulla benzina


Il bilancio di previsione 2011 e il bilancio pluriennale 2011-2013: documenti condizionati "pesantemente", dalla sciagurata gestione della sinistra al potere della nostra Regione.
Tra i provvedimenti, l'introduzione del ticket sulle ricette mediche per tutti i cittadini, senza distinzione di reddito, l'elevazione dell'accisa sulla benzina di 2,5 centesimi per litro, il non azzeramento dell'Irap per le nuove imprese, il lasciare aumentata dell'1% l'Irap su tutte le aziende pugliesi, il non cancellare l'addizionale regionale sul gas metano e quella sul conferimento dei rifiuti in discarica, tutte azioni volte a raccogliere 15 milioni di euro da destinare al capitolo delle non autosufficienze.
Ricordiamo due delle tante promesse fatte dal governatore all'indomani della sua elezione:
1. ABOLOZIONE DEL TICKET
2. AZZERAMENTO DELLE LISTE DI ATTESA
Ad oggi il ticket lo pagheranno tutti e le liste di attesa si allungano e c'è gente che muore per la mancanza di tempi ristretti, così come previsti dalla Costituzione, nella attesa di esami per la prevenzione.
Inoltre il Bilancio tiene conto soprattutto delle esigenze dell'ente Regione, non considerando quelle dell'intero Sistema Puglia e in particolare quelle degli enti locali i quali rimangono fortemente penalizzati dai tagli sia di livello nazionale che regionale, con le gravi preoccupazioni che il tutto si ripercuota sulle municipalita' e sull'anello debole che esse rappresentano, aumentando la forbice delle disuguaglianze, con il rischio concreto che i servizi minimi essenziali non possano essere garantiti.
Ovvio quindi che la credibilità, la responsabilità e l'efficacia dell'azione dei Sindaci e quindi dei comuni diventi sempre piu' terra di frontiera con il rischio che settori trainanti vengano interamente saltati nell'esplicitazione pragmatica dei bilanci che rischiano di essere sviliti con tutto cio' che gravita attorno ad essi. E' del tutto evidente che la Regione come da norma deve innanzitutto pensare a programmare e a legiferare lasciando agli enti locali il compito della gestione amministrativa cosa che non si intravede dagli atti posti in essere dal Governatore e dalla sua Giunta.
Il Governatore Vendola, ovviamente scarica la colpa sui tagli Statali, ma come si evince dalla relazione allegata dello stesso Vendola, il bilancio non è condizionato da tagli statali ma dal disavanzo della spesa sanitaria per il 2010 che non è inferiore ai 400 milioni di euro.
GRAZIE ANCORA CENTRO SINISTRA, GRAZIE ANCORA VENDOLA PER QUESTO ENNESIMO ANNO DI SACRIFICI DOVUTO ALLA VOSTRA INCAPACITA' DI GESTIRE!!!!!

giovedì 18 novembre 2010

FARMER MARKET ANCHE A GIOIA DEL COLLE


Oggi la II° Commissione Consiliare ha incontrato le associazioni di categoria dei produttori agricoli per presentare il REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI NEL COMUNE DI GIOIA DEL COLLE.
Il Regolamento creato dalla II° Commissione Consiliare ha lo scopo, in un momento di crisi economica, di creare uno sbocco per le aziende agricole sempre più in difficoltà, e di abbattere notevolmente i costi per i cittadini.
E' di oggi la notizia di un calo del 27% delle produzioni agricole e del 50% degli allevamenti con contestuale chiusura di 198.000 stalle, i dati sono preoccupanti e le azioni a sostegno dell'agricoltura da parte della Regione Puglia sono completamente assenti.
Visto questo abbandono da parte degli Enti centrali abbiamo deciso di cambiare noi qualcosa nel piccolo ma che aiuti le aziende in crisi.
La prossima azione sarà quella di creare una Farmer Merket nei pressi dell'attuale mercato coperto di Via Regina Elena completamente gestito da tutte le associazioni di categoria dei produttori agricoli quali CIA-UCI-CONFAGRICOLTURA_COLDIRETTI, sarebbe questo uno dei pochi casi in cui ci sia una gestione pluri-associativa.
All'incontro odierno hanno partecipato per la CIA la Sig. De Vito Rosanna, per UCI il Sig. Laterza Vito, per Confagricoltura il Sig. Lacenere Michele e per Coldiretti la Sig. Cupertino a quali pongo i miei ringraziamenti per la preziosa collaborazione volta allo sviluppo della nostra comunità.
Di seguito riporto il Regolamento:

REGOLAMENTO COMUNALE DEL MERCATO PER LA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI RISERVATA AGLI IMPRENDITORI AGRICOLI NEL COMUNE DI GIOIA DEL COLLE

Art.1

Istituzione

È istituito nel territorio del Comune di Gioia del Colle un mercato consistente nella vendita di prodotti agricoli e trasformati da parte di imprenditori agricoli ai sensi del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 20.11.2007 pubblicato sulla G.U. n. 301 del 29.12.2007.

Luogo di svolgimento: da definire

Dimensioni: da definire

riservati ad associazioni o enti individuati dal Comune per fini promozionali delle rispettive attività e

Frequenza: giornaliera

Orario: l’orario di svolgimento viene periodicamente determinato con ordinanza del Sindaco.

Art. 2

Finalità

L’istituzione ha lo scopo di:

a) favorire e promuovere la vendita diretta al consumatore dei prodotti dell’agricoltura locale;

b) incentivare la conoscenza ed il consumo dei prodotti locali nel rispetto della naturale stagionalità di maturazione degli stessi, nella trasparenza del prezzo e della sua formazione.

c) assicurare al consumatore, attraverso il supporto delle Associazioni di categoria, la provenienza e la completa tracciabilità dei prodotti delle aziende agricole locali garantendo qualità e freschezza.

d) promuovere la cultura rurale e la particolarità degli ambiti agrari provinciali attraverso la conoscenza delle produzioni tipiche, tradizionali e biologiche.

e) valorizzare le produzioni agroalimentari del territorio con particolare riguardo alla sostenibilità ecologica delle stesse e al loro valore alimentare e nutrizionale.

Art. 3

Gestione

La gestione del mercato è affidata alle Associazioni di categoria dei produttori agricoli più rappresentative a livello provinciale (Coldiretti, Cia, Confagricoltura, UCI) che individuano tra loro un referente unico per il Comune denominato “gestore”.

Il gestore assume la titolarità della concessione per l’uso del suolo pubblico e assicura la possibilità di vendita ai produttori che ne fanno richiesta, nei limiti e alle condizioni stabilite dal presente regolamento.

Sulla base della sottoscrizione di apposita convenzione per regolamentare i reciproci rapporti, approvata dalla Giunta comunale, il Comune assume l’obbligo di attrezzare l’area in conformità alle norme igienico sanitarie vigenti per il commercio sulle aree pubbliche, ed effettua la verifica dei requisiti dei soggetti ammessi alla vendita come indicati dal gestore.

Al gestore sono attribuiti i seguenti compiti:

a) l’organizzazione del funzionamento del mercato con particolare riguardo alla gestione e allestimento delle strutture e delle attrezzature espositive, alla logistica, alla verifica degli atti necessari per lo svolgimento;

b) la gestione dei rapporti tra le aziende operanti nel mercato in uno spirito di reciproca collaborazione;

c) il coordinamento delle comunicazioni da rendere al Comune relativamente ai soggetti ammessi e delle registrazioni sanitarie presso l’USL di ciascun operatore, la trasmissione periodica degli elenchi dei partecipanti e dei posteggi occupati, ai fini del calcolo dei tributi da pagare rispettivamente al Comune per la gestione dei rifiuti;

d) versamento, con frequenza trimestrale, presso la Tesoreria comunale del contributo versato dagli operatori del mercato.

Al Comune ed alle Associazioni di categoria in collaborazione tra loro è attribuita la promozione dell’iniziativa nel suo complesso.

Art. 4

Soggetti ammessi alla vendita

Sono ammessi alla vendita gli imprenditori agricoli di cui all’art. 2135 del codice civile iscritti nel registro delle imprese tenuto dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, comprese le cooperative agricole e i loro consorzi, ed i coltivatori diretti, iscritti al registro imprese in quanto piccoli imprenditori.

I soggetti ammessi alla vendita devono essere in possesso dei requisiti previsti nell’art. 4 del D. Lgs. 18.05.2001 n. 228.

L’impresa agricola deve avere sede aziendale nell’ambito territoriale della Regione Puglia con preferenza per le aziende della provincia di Bari.

Nel caso di domande superiori al numero di posti disponibili, fermo restando l’ambito territoriale sopra indicato, dovranno essere applicati i seguenti criteri di preferenza, nell’ordine, a favore delle aziende:

1) che siano caratterizzate da maggior vicinanza della propria sede al luogo di svolgimento del mercato;

2) che pongano in vendita il prodotto meno rappresentato nel mercato;

3) che pongano in vendita prodotti biologici certificati;

4) che abbiano presentato la comunicazione per la partecipazione al gestore del mercato in data antecedente.

Ogni imprenditore agricolo per poter partecipare al mercato dovrà consegnare al Comune, tramite le Associazioni, la comunicazione di cui all’art.4 del D.Leg.vo 228/2001; la comunicazione avrà efficacia immediata.

Per l’occupazione dei singoli posteggi non verrà rilasciata alcuna concessione, considerato che l’area interessata dalla vendita, nel suo complesso, è concessa al gestore che in ragione della stagionalità della vendita potrà alternare le presenze dei singoli operatori.

Art. 5

Prodotti in vendita

Possono essere posti in vendita i prodotti agroalimentari freschi o trasformati esclusivamente propri delle aziende agricole ammesse al mercato, e precisamente:

° prodotti ortofrutticoli

° fiori e piante

° vino e olio

° latte e derivati

° formaggi

° marmellate, miele

° insaccati

° carni e salumi

° prodotti trasformati

Possono essere posti in vendita esclusivamente prodotti agricoli conformi alla disciplina in materia di igiene degli alimenti, etichettati nel rispetto della disciplina in vigore per i singoli prodotti.

L’attività di vendita può essere esercitata dai titolari dell’impresa o dai soci in caso di società o cooperativa agricola e dai relativi familiari coadiuvanti, nonché da personale dipendente regolarmente impiegato da ciascuna azienda.

La vendita di prodotti effettuata, per fini promozionali, dalle Associazioni o Enti individuati dal Comune, deve seguire gli stessi criteri di stagionalità, origine ed etichettatura previsti per le aziende agricole, oltre che di territorialità come previsto dal vigente regolamento.

Art 6

Modalità di vendita e norme igienicosanitarie

Gli operatori devono occupare lo spazio di vendita loro assegnato e lasciare pulita e sgombra da rifiuti l’area di vendita e le aree circostanti, secondo le modalità di raccolta previste dal Comune.

Una volta completato l’allestimento del banco di vendita, i mezzi di trasporto delle merci possono essere collocati in area diversa rispetto a quella di svolgimento del mercato o essere posteggiati nel retro della postazione destinata alla vendita.

Non possono in ogni caso accedere alla Piazza mezzi di trasporto il cui peso sia superiore a 35 quintali.

Con l’uso del posteggio l’operatore assume tutte le responsabilità verso terzi derivanti da doveri, ragioni e diritti connessi all’esercizio dell’attività e verso il Comune per eventuali danni alla piazza, alla sede stradale, alla segnaletica, ad impianti ed elementi dell’arredo urbano.

Si intendono integralmente richiamate, in quanto applicabili, le disposizioni di carattere igienico sanitario stabilite, oltre che da leggi e regolamenti vigenti in materia, dall’ordinanza del Ministero della Salute del 3.4.2002.

Ciascun operatore è responsabile, per ciò che attiene al posteggio nel quale esercita l’attività, del rispetto delle prescrizioni indicate nella suddetta ordinanza e dell’osservanza delle norme igienicosanitarie.

I banchi/gazebo, ferma restando l’osservanza delle norme generali di igiene, devono avere i seguenti requisiti:

a) essere installati in modo che sia assicurata la stabilità durante l’attività di vendita utilizzando qualsiasi materiale purché igienicamente idoneo a venire in contatto con gli alimenti che sono offerti in vendita;

b) avere banchi di esposizione costituiti da materiale facilmente lavabile e disinfettabile e muniti di adeguati sistemi, in grado di proteggere gli alimenti da eventuali contaminazioni esterne.

La disposizione di cui al punto precedente, lett. b), non si applica ai prodotti ortofrutticoli freschi ed ai prodotti alimentari non deperibili, confezionati e non. Tali prodotti devono comunque essere mantenuti in idonei contenitori, collocati ad un livello minimo di 20 centimetri dal suolo.

Gli operatori si impegnano ad adottare modalità operative tese a ridurre in peso e volume gli imballaggi, utilizzando, anche nel rapporto con la clientela, materiale a basso impatto ambientale o riciclabile.

Art. 7

Tracciabilità e prezzi di vendita

I prodotti posti in vendita devono indicare in modo chiaro e leggibile il prezzo di vendita applicato al pubblico, a collo o per unità di misura, mediante l’uso di cartello o altre modalità idonee allo scopo. L’etichettatura o i cartellini di vendita di ogni prodotto commercializzato devono contenere una comunicazione dalla quale il consumatore ottenga informazioni sull’origine dei prodotti e sul luogo di produzione.

Art. 8

Disciplina amministrativa e controlli

L’esercizio dell’attività di vendita nell’ambito del mercato, secondo quanto previsto dall’art. 3 del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali del 20.11.2007, non è soggetto alla disciplina sul commercio.

Lo svolgimento del mercato è soggetto all’attività di controllo del Comune, tramite gli uffici preposti, che accerta il rispetto delle disposizioni di cui al sopra citato decreto e del presente regolamento.

In caso di inosservanza delle disposizioni si applicano le sanzioni previste dall’art. 7 bis del decreto legislativo n. 267/2000 e dalla legge n. 689/1981.

Coloro che operino in contrasto con le disposizioni di legge e del presente regolamento, compreso il venir meno dei requisiti e condizioni che legittimano l’attività, possono essere esclusi dalla partecipazione, da parte del Comune.

I partecipanti sono tenuti a consentire ai soggetti preposti al controllo, dì effettuare verifiche, anche in azienda, sulle effettive produzioni e sul rispetto delle norme igienico sanitarie.

Art. 9

Divieti

E’ vietato esercitare il commercio in forma itinerante da parte di commercianti su aree pubbliche e di produttori agricoli, nelle aree adiacenti al mercato agricolo, intendendosi come aree adiacenti quelle poste ad una distanza inferiore a metri 500, misurata dal Centro di Piazza Plebiscito di Gioia del Colle.

Art.1O

Sanzioni

Fatto salve le sanzioni di cui all’art.8 del presente regolamento, sono applicabili le sanzioni previste per l’esercizio del commercio su aree pubbliche, come individuate nel relativo regolamento comunale.




sabato 13 novembre 2010

UN OPPOSIZIONE LOCALE CON POCHE IDEE E CONFUSE

Ieri 12 Novembre 2010 è andata in scena l'ennesima querelle di un'opposizione locale inconcludente e incapace di presentare un'autoconvocazione pur di impedire a questa Amministrazione di compiere atti nell'interesse della Comunità locale, motivo? AREA MERCATALE.
Ma veniamo a quanto accaduto, descrivendo una seduta piena di tensione dove la politica sembra essersi trasformata in attacchi diretti alle persone.
L'opposizione presenta un'autoconvocazione priva di argomento di discussione, e con la presenza nell'oggetto di una revoca di atto di Giunta, che il Consiglio Comunale non può assolutamente revocare, così come previsto dagli art. 10 e 11 del regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale, e per tale motivo il sottoscritto in base all'art. 26 dello stesso regolamento chiede che l'argomento non sia trattato per errore sostanziale, richesta accolta dal segretario generale.
Dopo una sospensione, per un incontro con i capi-gruppo consiliari, vista l'importanza dell'argomento, la maggioranza decide di discutere l'argomento purchè sia modificata l'autoconvocazione, prevedendo una fase di chiarimenti e successivamente un atto di indirizzo condiviso, ma lo squallore si verifica quando dopo 6 ore di chiarimenti e interventi l'opposizione tira fuori un'atto di indirizzo pre-confezionato con tanto di accuse di illegitimità e di atti che violano la legalità. I capi-gruppo della maggioranza vista la mancanza degli accordi presi in conferenza capi-gruppo, dove si doveva stilare un'atto di indirizzo condiviso, abbandona l'aula. Questo modo di far politica di un'opposizione incapace e spinta da interessi che vanno a bloccare le iniziative di questa Amministrazione non ci appartiene, come non ci appartiene la lotta politica, noi siamo appassionati dallo scontro che nasce a livello politico e si conclude con l'attuazione di interventi condivisi per lo sviluppo della nostra comunità.

sabato 30 ottobre 2010

INTEVISTA INTREGALE A FAX DEL 30 OTTOBRE 2010



Futuro e Libertà per te rappresenta solo un ipotesi al momento oppure qualcosa di concreto?

Innanzitutto vorrei chiarire che faccio ancora parte del Movimento per l'Italia di Daniela Santanchè, e visti i risvolti nazionali e locali sto valutando seriamente l'opportunità di un passaggio in Futuro e Libertà. La collocazione in un movimento politico non deve essere mai un'opportunità ma una base su cui creare un percorso di condivisione di idee, progetti e azioni volti ad identificare l'azione politica e amministrativa nella quale ognuno di noi si identifica. Io sono un uomo di destra e credo fermamente nei valori che ci identicano, valori come la partecipazione, la giustizia sociale, umanesimo del lavoro, famiglia, il rispetto per gli anziani e l'attenzione per le fasce deboli. Mi ritengo una persona di sani principi e che cerca in ogni modo di fare politica per creare un futuro migliore per la nostra comunità , e per questi principi mi batterò con forza e determinazione sino alla fine..

Come mai la scelta di questo passaggio?

La politica deve essere dialogo, scontro e confronto sulle problematiche che affliggono la nostra comunità e mai attacchi diretti o indiretti alle persone, in politica ci deve confrontare con un avversario e non con un nemico, un avversario lo si batte un nemico lo si uccide. L'azione politica nazionale e locale sta dando un esempio squallido, sta allontando la gente e sta istigando le masse rivoluzionarie senza pensare alle problematiche reali.

Guardiamo per esempio all'azione dell'opposizione a livello locale, manifesti che parlano di imbrogli e raggiri, chiacchiericcio in ogni angolo delle città, un'azione volta solo a mandare a casa l'attuale Amministrazione e non a ricercare soluzioni ai problemi, loro ci hanno identificati come nemici e non come avversari. In questa politica di odio non mi riconosco.

Di qui la volontà di creare a livello locale una sede di un movimento che riavvicini la gente alla Politica, che faccia rinascere nei giovani la voglia di far Politica nell'interesse della comunità e che ci faccia lavorare per creare un futuro migliore.

Perché Futuro e Libertà e non Pdl: ha a che fare anche con l’identificazione del leader a livello nazionale?

Il bipartismo è morto questo è inequivocabile, il PDL come il PD a livello nazionale è un continuo fermento fatto di protagonismi e di individui che fanno fatica a stare insieme e si vive di continui compromessi pur di andare avanti. Perchè non il PDL? Direi perchè forse no il PDL, ad oggi il PDL a livello nazionale e regionale non è ancora riuscito ad organizzare i coordinamenti locali e si naviga nel buio senza bussola, e se non fosse per lo sforzo e l'impegno continuo dei due coodinatori locali Mariateresa Tracquilio e Saverio Tateo e il Sindaco anche a livello locale non si riuscirebbe a far politica con passione. La decisione non sarà semplice e molto dipende da come si organizzeranno i partiti e i movimenti.

Cosa cambia ( o comunque cosa cambierebbe) questa tua nuova collocazione in consiglio comunale?

Proprio questo è il problema, non deve cambiare nulla, non si deve pensare che l'adesione a tale movimento serva per destituire questa amministrazione, ma per sostenerla e aiutarla costruttivamente a far Politica nell'interesse comune, essendo vigili e garanti nella trasparenza delle azioni amministrative. Questa Amministrazione sta lavorando bene, molti sono i progetti che lasceranno un segno tangibile di questi nostri anni di governo della città alcuni già in itinere ed altri pronti per essere approvati e Gioia del Colle sta vivendo una nuova primavera.

Qualcun altro seguirà il tuo percorso?

come già ampiamente detto il mio passaggio non è ancora confermato i contatti a livello provinciale e regionale sia con Futuro e Libertà che con il PDL sono continui e si sta cercando di capire come il movimento si collochi, con quali uomini e con quali progetti futuri.

E' innegabile che in tanti mirano alla segreteria del movimento, ma il mio passaggio dipenderà molto dai compagni di viaggio, oggi in politica e per fare Politica servono uomini di sani principi, dove democraticamente e con totale condivisione si prendano decisioni importanti volti a cambiare il futuro, individualismi e personalismi non servono la gente non ha bisogno di pura immagine ma di soluzioni ai tanti problemi. Basta con la ricerca di coloro che portano solo voti ma iniziamo a scegliere gli uomini e i progetti e le idee, non dobbiamo essere vittime di interessi personali che ledano l'interesse comune.

lunedì 11 ottobre 2010

EMERGENZA RIFIUTI!!!!


Stop allo sversamento di rifiuti nella discarica di Conversano. Il Tar ieri ha accolto il ricorso proposto dal comune di Conversano contro Regione e Provincia di Bari, responsabili di aver prorogato l’attività dell’impianto in contrada Martucci. La discarica, gestita dalla Lombardi ecologia che raccoglie i rifiuti di 21 comuni del Sud-est barese, andava chiusa il 30 giugno, quando si erano già superati i limiti di volumetria. La discarica è al collasso e, dopo essere stata ampliata per la terza volta, non può più contenere immondizia. Lo stesso TAR ha annulato le due ordinanze: una regionale (29 giugno) che prolungava il conferimento dei rifiuti per 180 giorni e l’altra provinciale (9 agosto) che disponeva il sopralzo di mezzo metro. Il collegio della seconda sezione ha condannato duramente l’atteggiamento della Regione e della Provincia. Il governatore Nichi Vendola, in qualità di commissario delegato per l’emergenza ambientale in Puglia, si era impegnato a disporre i sigilli all’impianto in tre occasioni (il 31 dicembre del 2009, il 30 giugno e il 9 agosto scorsi). Ma anzichè far partire un nuovo impianto, già esistente, ma funzionante solo in parte, Vendola ha scelto la strada «più comoda», scrivono i giudici, rimandando la chiusura della discarica. In più la Regione ha messo a rischio salute dei cittadini e ambiente senza che l’autorizzazione fosse preceduta da un’istruttoria tecnica da parte di Arpa e Asl. . GRAZIE ANCORA VENDOLA!!!!! TI INVITIAMO A TORNARE IN PUGLIA A PREOCCUPARTI DEI PROBLEMI DELLA NOSTRA REGIONE E NON DELLA CAMPAGNA ELETTORALE NAZIONALE!!!!

giovedì 30 settembre 2010

QUATTRO CHIACCHIERE CON UN EROE: IL PROF. VINCENZO LATTANZIO responsabile dell’unità di senologia ospedaliera presso il Policlinico di Bari.


Questa mattina ho avuto l'onore e il piacere di parlare di Sanità pugliese con un eroe il prof. Lattanzio Vincenzo responsabile dell’unità di senologia ospedaliera presso il Policlinico di Bari.
Una conversazione che mi ha aiutato molto a comprendere la situazione in cui versa la Sanità pugliese.
Una Sanità, come dimostrano i dati e i report della Regione Puglia, allo sfascio sotto ogni punto di vista, il rilievo più importante che vien fuori dai report, oltre all'enorme spreco di danaro pubblico, è l'enorme lasso di tempo che occorre per effettuare visite di controllo molte volte di fondamentale importanza nella prevenzione delle malattie: LE LISTE DI ATTESA!!!!
La rabbia che mi pervade è sapere che c'è gente che per incapacità dei dirigenti, dei politici e dei loro interessi oggi perde la vita, una vita che poteva essere salvata solo se si mettessero in atto azioni di ordinaria amministrazione, per dar modo, a gente come il Prof. Lattanzio, di attivarsi senza stregua per la ricerca e la prevenzione, fattori fondamentali per tutelare la vita umana.
Vincenzo Lattanzio ha donato e dona continuamente la sua vita alla prevenzione dei tumori alla mammella, un eroe che da solo ha messo su il Servizio di Senologia del Policlinico di Bari, un fiore all'occhiello della Sanità Pugliese.
Un eroe che continua la sua missione nonostante le problematiche e le incapacità dei dirigenti politici della sanità pugliese, un eroe che salva le vite umane quelle vite tutelata dalla Costituzione Italiana, ma dimenticate dal Governatore Vendola e dall'Assessore Fiore presi dalla gestione monetaria della Sanità e non da quella umana.
Amici durante la bellissima e costruttiva conversazione ho appreso la passione di uomini come Lattanzio uomini che hanno fatto della loro vita una missione per la comunità, uomini che non chiedono al Governatore Vendola danaro ma atti di ordinaria amministrazione, firme su determine che possano attivare strutture già pronte, strutture che possono salvare la vita di molte donne.
Ed allora amici risvegliamo in nomi la volontà di gridare contro chi non tutela la vita umana, risvegliamo in noi la voglia di lottare contro chi pensa ai mega appalti da 20 milioni di euro nella Sanità e non si preoccupa di attivare sei sale pronte per la prevenzione del cancro alla mammella, risvegliamo in noi la voglia di sostenere gli eroi della Sanità i medici, che come Lattanzio hanno dato la loro esperienza, la loro vita alla Sanità pubblica, preferendo il lavoro per la comunità ai danari(senza limiti) di uno studio privato.
Al Governatore Vendola chiedo di non abbandonare coloro che hanno più bisogno di aiuto, di eliminare le liste di attesa e di rilanciare la Sanità pugliese partendo dagli eroi, puntando su di loro e dando a loro i mezzi necessari per continuare a salvare le vite umane.
Concludendo vorrei ricordare una frase A. Einstein:" Soltanto una vita vissuta per gli altri è una vita che vale la pena vivere"

mercoledì 29 settembre 2010

BERLUSCONI E I 5 PUNTI

FEDERALISMO, RIFORMA FISCO, GIUSTIZIA, SICUREZZA, SUD.

L'intervento del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è durato un'ora, un discorso su cui chiede la fiducia e spiega con toni pacati cosa l'Esecutivo ha fatto e cosa intende fare per portare a termine la Legislatura rispettando il programma e garantendo al Paese di uscire ''dalla crisi globale diventando piu' competitivo''.
RIFORMA FISCO - L'obiettivo del governo e' ridurre la pressione fiscale senza creare deficit e snellendo l'attuale sistema.Al centro famiglia (con la rinnovata promessa di introdurre il quoziente familiare che piace ai finiani), il lavoro e la ricerca.
FEDERALISMO - E' un ''pilastro'' del programma di governo. Sara' la ''cerniera unificante del Paese.
GIUSTIZIA -Basta con ''l'uso politico'', e' ora di riforme a partire da quella ''costituzionale'' del Csm e dalla separazione delle carriere giudici-pm.Il premier non dimentica il lodo Alfano e il processo breve assicurando a breve un ''piano straordinario per le cause civili pendenti''.
SICUREZZA - Nel ricordare i ''successi'' registrati dal governo nella lotta alla criminalita' elogia piu' volte il lavoro svolto da tutte le forze dell'ordine. Abbiamo una grande squadra che si chiama finalmente Stato''. Molto bene anchel'azione sul fronte dell'immigrazione clandestina con sbarchi ridotti dell'88%.
SUD - Piu' infrastrutture materiali e immateriali: sono questi i due assi principali lungo i quali, si muove l'azione dell'Esecutivo. 'Nei prossimi anni con investimenti per 21 miliardi di euro saranno triplicati gli interventi sul Mezzogiorno, raggiungendo nel 2013 alcuni risultati importanti come il completamento del Salerno-Reggio Calabria'. Entro dicembre invece sara' pronto, assicura, il progetto esecutivo del Ponte dello Stretto.
AVANTI COSI' PRESIDENTE

domenica 19 settembre 2010

IL PD DI GIOIA DEL COLLE EVITA IL CONFRONTO


Sarebbe stato bello ed interessante, che durante il dibattito conclusivo della festa del PD di di Gioia del Colle fosse stato invitato il Sindaco ed esponenti della maggioranza, per creare un incontro pubblico, da cui scaturissero le verità necessarie alla nostra comunità per capire cosa si è fatto in questi due anni di Governo del centro destra e quali siano i progetti futuri.
Un dialogo necessario per raccontare le verità e non le bufale, da un dibattito politico dove ci si confronta si da la possibilità alla nostra comunità di farsi un idea propria portando sul tavolo dati di fatto e non chiacchiere.
Ma capisco bene la paura che è insita negli esponenti del PD, abituati a sparare a zero su tutto e su tutti e mai a porre soluzioni alle problematiche.
Gioiesi questi sono i rappresentati del PD, gente abituata a perdersi in stanchi rituali della politica piuttosto che diffondere la corretta informazione alla cittadinanza.
Mai il centro destra si sarebbe sottratto a un confronto pubblico utile, avendo il diritto e il dovere di dimostrare alla Città il proprio operato.
Questa è paura di confronto!

domenica 12 settembre 2010

RACCOLTA FIRME IN PIAZZA:SAVE SAKINEH

Grazie alla mobilitazione internazionale, un primo passo per salvare la vita di Sakineh è stato compiuto, il ministero degli Esteri di Teheran ha annunciato il blocco della condanna per la donna. Anche Gioia del Colle con l'organizzazione del P.D.L. ha effettuato la raccolta firme, quasi 1000, che saranno inviate al Ministro Frattini precedute da un telegramma che lo informava dell'iniziativa locale. GRAZIE A TUTTI!!!

venerdì 10 settembre 2010

DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO DEL 10.09.2010


Un cimitero per gli animali vicino al canile sanitario

• GIOIA DEL COLLE.• Già dai primi mesi del prossimo anno, potrebbe essere pronto un cimitero per rendere degna sepoltura agli animali d’af fe zione. La proposta, già trasformata in regolamento, è stata presentata solo qualche giorno fa al sindaco ed al segretario generale, dal consigliere comunale di maggioranza, Vincenzo Lamanna, dopo un passaggio dello stesso regolamento in seconda commissione consiliare competente in materia di affari cimiteriali. Questo cimitero per animali sarebbe destinato alle specie zoofile domestiche, comunemente classificati come animali di affezione, ossia cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia, cavalli sportivi e altri animali domestici di piccole dimensioni, a condizione che un apposito certificato veterinario escluda la presenza di malattie trasmissibili all'uomo. «L’idea è nata chiacchierando con diversi miei conoscenti, tutti con in casa un cane», spiega il consigliere. E prosegue: «La volontà di realizzare una
realtà di questo tipo anche a Gioia è legata non solo alla possibilità di assicurare quasi una continuità del rapporto affettivo tra gli animali ed i propri padroni, ma anche alla necessità di garantire la tutela dell’igiene pubblica. Al progetto, spiega, ci ho lavorato per diversi mesi, ed ho così redatto questo documento che al momento è al vaglio del sindaco, il quale avrebbe comunque accolto la proposta favorevolmente. Non a caso ho presentato il progetto. Ora il mio intento è quello che vengano, già nel prossimo bilancio, destinate delle somme, che saranno comunque esigue, per la realizzazione di questo cimitero per animali». La struttura dovrebbe sorgere in uno dei tanti terreni di proprietà comunale, forse anche in uno di quelli adiacenti il canile. «Stiamo seriamente prendendo in considerazioni l’inizia - tiva», ha fatto sapere il sindaco, Piero Long oil quale a proposito di canile, ha fatto anche sapere che nei giorni scorsi si è finalmente sottoscritto l’accordo con l’Asl e quindi forse già dalla prossima settimana potrebbero partire le attività del canile sanitario».

LUCIA RIZZI

lunedì 6 settembre 2010

FINALMENTE CREATO Regolamento per il funzionamento e la gestione del cimitero per animali d'affezione

Dopo due mesi di duro lavoro ho finalmente realizzato il
nel Comune di Gioia del Colle.
Ora il Regolamento, che potete visionare sotto, è stato consegnato al Sindaco affinchè si impegni a dar seguito alle azioni necessarie affinchè anche Gioia del Colle abbia un cimitero per animali d'affezzione, Gandhi diceva la grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono si possono giudicare dal modo in cui trattra gli animali.


Regolamento per il funzionamento e la gestione del cimitero per animali d'affezzione


Art. 1

OGGETTO

Il presente regolamento disciplina le modalità inerenti il funzionamento e la gestione della struttura comunale deputata ad accogliere le spoglie degli animali d'affezione.

Art. 2

FINALITA'

L'Amministrazione comunale di Gioia del Colle intende perseguire, con l'applicazione del presente regolamento, le seguenti finalità:

a) assicurare la continuità del rapporto affettivo tra i proprietari e i loro animali deceduti;

b) realizzare un sistema cimiteriale per gli animali d'affezione idoneo a garantire la tutela dell'igiene pubblica, della salute della comunità e dell'ambiente.

Art. 3

Destinatari

Gli animali che possono beneficiare della sepoltura nelle aree ad essa destinate sono quelli appartenenti alle specie zoofile domestiche, comunemente classificati come animali di affezione, ossia cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia, cavalli sportivi e altri animali domestici di piccole dimensioni, a condizione che un apposito certificato veterinario escluda la presenza di malattie trasmissibili all'uomo o denunciabili ai sensi del vigente regolamento di polizia veterinaria.

Art. 4

AMBITI DI COMPETENZA DEL COMUNE

1. Il Comune gestisce la struttura secondo le forme individuate dalla normativa vigente.

2. Al Comune compete il controllo sul funzionamento della struttura e la vigilanza in generale sull'applicazione del presente regolamento.

3. Per la vigilanza igienico sanitaria, il Comune si avvale dell'AUSL - Dipartimento di Sanità Pubblica.

Art. 5

AMBITI DI COMPETENZA DELL'AZIENDA SANITARIA LOCALE - VIGILANZA CONTROLLO E SANZIONI

1. Ai sensi delle vigenti norme generali del Servizio Sanitario Nazionale e in particolare delle norme che individuano le funzioni del Dipartimento di Sanità Pubblica dell'AUSL, compete all'AUSL la vigilanza igienico sanitaria sull'impianto cimiteriale, su tutte le operazioni che si svolgono all'interno dell'impianto stesso e sul trasporto al cimitero delle spoglie animali.

2. In caso di inosservanza delle presenti norme regolamentari, i soggetti abilitati da leggi nazionali, regionali e dalla normativa comunale comminano la sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro, fatte salve le sanzioni amministrative e penali previste da norme speciali.

3. L'Amministrazione comunale, anche su proposta dell'AUSL, adotta i provvedimenti amministrativi necessari ad assicurare la tutela dell'igiene pubblica, della salute della comunità e dell'ambiente.

Art. 6

COMPITI DEL SOGGETTO GESTORE DELLA STRUTTURA

ll Comune può individuare un soggetto terzo quale gestore della struttura, il relativo contratto di affidamento disciplina quanto di seguito elencato:

a) la corretta gestione complessiva della struttura, comprese tutte le operazioni previste dal presente regolamento;

b) il controllo sull'osservanza delle presenti norme regolamentari in collaborazione con il Comune e, per gli aspetti igienico sanitari, con l'AUSL;

c) la pulizia e l'ordine negli spazi aperti e confinati;

d) lo smaltimento dei rifiuti cimiteriali conformemente alle prescrizioni di cui al D.P.R. n. 254/2003;

e) il rapporto informativo nei riguardi del Comune e, per gli aspetti igienico sanitari, l'informazione all'AUSL;

f) le procedure relative all'ottenimento delle autorizzazioni amministrative da parte degli uffici tecnici competenti del Comune per l'esecuzione di interventi, nel rispetto delle disposizioni previste dal Regolamento d'Igiene vigente, dal presente Regolamento e delle norme di attuazione del PRG vigente.

Limitatamente ai fabbricati di servizio devono essere rispettati i requisiti e i parametri di cui al vigente Regolamento edilizio;

g) la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici, degli impianti e relative reti compresa la loro eventuale gestione, delle aree di pertinenza, delle aree verdi e alberature, delle recinzioni, della viabilità interna e relativa raccolta delle acque, degli accessi, delle attrezzature e mezzi che gli sono stati affidati; inoltre dovrà informare preventivamente il Comune prima di dare esecuzione a opere di manutenzione straordinaria, oltre che delle scadenze relative a collaudi e revisioni degli enti competenti;

h) l'onere delle utenze;

i) l'apposizione dei cippi sulle fosse di seppellimento;

j) il servizio di custodia attivo per 12 ore giornaliere.

Ulteriori competenze del gestore sono definite dal Comune con successivi atti e con la stipula del relativo contratto di affidamento della gestione.

Il servizio di custodia è articolato nella registrazione, su doppio registro o tramite strumentazione

informatica, delle spoglie animali, di parti anatomiche riconoscibili, resti mortali, resti mineralizzati e ceneri ricevuti. I due registri, uno conservato dal gestore per almeno due anni e l'altro consegnato al termine di ogni anno all'archivio comunale, o l'archivio informatico accessibile all'Amministrazione comunale, riportano:

a) estremi identificativi del consegnatario, se diverso dal proprietario;

b) specie animale ed estremi identificativi del proprietario;

c) ora e data del ricevimento di spoglie animali, di parti anatomiche riconoscibili, di resti mortali, di resti mineralizzati e di ceneri;

d) estremi identificativi del sito di seppellimento delle spoglie, delle parti anatomiche riconoscibili e dei resti mortali o di tumulazione dei resti mineralizzati o delle ceneri;

e) ora e data di incenerimento con indicazione se trattasi di spoglie o di parti anatomiche riconoscibili o di resti mortali o di resti mineralizzati;

f) qualsiasi variazione conseguente a disseppellimento, incenerimento, traslazione all'interno e all'esterno del cimitero

Art. 7

SPOGLIE ANIMALI DESTINATE AL CIMITERO E SERVIZI OFFERTI

1. La struttura accoglie spoglie di animali detti "d'affezione o da compagnia", classificate nella "Categoria 1 dei sottoprodotti di origine animale non destinati all'alimentazione" di cui al Regolamento 2002/1774/CE (art. 4).

2. Possono essere conferite alla struttura le spoglie di animali ovunque deceduti di proprietà di cittadini residenti nel Comune di Gioia del Colle e di animali deceduti a Gioia del Colle di proprietà di cittadini con domicilio nel Comune. La certificazione medica veterinaria, richiesta per il trasporto delle spoglie animali, riporta il Comune in cui è avvenuto il decesso. Le suddette limitazioni non si applicano alle spoglie e agli altri sottoprodotti animali destinati all'incenerimento.

3. Sono accolte nel cimitero le parti anatomiche riconoscibili, (arti o parti di essi), i resti mortali (da incompleta scheletrizzazione), i resti mineralizzati (da completa scheletrizzazione) e le ceneri degli animali di cui al precedente comma 2.

4. Possono essere offerti a pagamento, a prezzi di mercato, secondo i parametri stabiliti dal Comune, i seguenti servizi:

a) trasporto o traslazione di spoglie, parti anatomiche riconoscibili, resti mortali, resti mineralizzati e ceneri;

b) confezionamento feretri;

c) seppellimento di spoglie, parti anatomiche riconoscibili e resti mortali con apposizione dei cippi sulle fosse;

d) disseppellimento degli stessi;

e) incenerimento di spoglie, parti anatomiche riconoscibili , resti mortali e resti mineralizzati;

f) tumulazione in cellette ossario di resti mineralizzati ;

g) tumulazione di ceneri in cellette cinerarie o loro dispersione nel terreno di apposita area del cimitero;

h) estumulazione dalle cellette ossario e cinerarie al termine del periodo di concessione.

5. Sono escluse dal cimitero e dai servizi offerti le spoglie, le parti anatomiche, i resti mortali, i resti mineralizzati e le ceneri di animali deceduti a seguito di malattie infettive diffusive degli animali di cui al Regolamento di Polizia Veterinaria ( D.P.R. n. 320/1954 ).

Art. 8

SISTEMA DEI TRASPORTI

1. Il trasporto al cimitero delle spoglie, delle parti anatomiche riconoscibili, dei resti mortali, dei resti mineralizzati e delle ceneri avviene a cura dei proprietari degli animali, che si avvalgono di qualsiasi automezzo, nel rispetto del D.Lgs. n. 508/1992 e del Regolamento 2002/1774/CE ( art. 7 e Allegato II ).

2. Le spoglie e le altre parti animali destinate al trasporto sono racchiuse in contenitore di legno o altro materiale biodegradabile, a perfetta tenuta ed ermeticamente chiuso, sul quale è riportata la dizione "Sottoprodotto di origine animale di Categoria 1 destinato solo all'eliminazione".

3. Le spoglie e i sottoprodotti animali, da chiunque trasportati, sono accompagnati da certificazione medica veterinaria su apposito modello che riporta il Comune in cui l'animale è deceduto e che escluda qualsiasi pregiudizio per la salute pubblica e in particolare che la morte dell'animale sia dovuta alle malattie infettive diffusive degli animali di cui al Regolamento di Polizia Veterinaria.

4. Il trasporto delle ceneri animali avviene in qualsiasi condizione, purché le ceneri siano racchiuse in contenitori formati da qualsiasi tipo di materiale resistente ed ermeticamente chiusi, sui quali è riportata la dizione "Ceneri di sottoprodotto animale di Categoria 1".

5. Il confezionamento finale del feretro, qualora non realizzato ai fini del trasporto che comunque deve avvenire con contenitore a perfetta tenuta e con chiusura emetica, può realizzarsi all'interno e a cura del cimitero.

Art. 9

CARATTERISTICHE STRUTTURALI E FUNZIONALI DEL CIMITERO

1. Presso il servizio di custodia e presso i competenti uffici comunali è depositata una planimetria in scala 1:500, aggiornata ogni cinque anni, dalla quale risultano le seguenti caratteristiche della struttura:

a) la fascia di rispetto;

b) le aree di parcheggio;

c) gli accessi;

d) la viabilità interna;

e) la distribuzione dei lotti destinati all'interramento delle spoglie animali;

f) gli edifici dei servizi collaterali

2. Alla planimetria è allegato studio tecnico dal quale risultano:

a) collocazione urbanistica dell'area complessiva dell'impianto;

b) la sua estensione;

c) l'orografia;

d) la natura fisico chimica del terreno;

e) la profondità e la direzione della falda freatica.

3. La distanza minima del confine recintato dell'area cimiteriale da qualsiasi edificazione presente e futura è

non inferiore a m. 50, con divieto in tale fascia di rispetto di edificazioni o di ampliamenti, che interessino l'area di rispetto, di edifici preesistenti alla distanza minima di m. 50.

4. E' resa disponibile un'area di parcheggio pubblico e di servizio, anche all'interno della fascia di rispetto ma comunque all'esterno dell'area cimiteriale.

5. L'area cimiteriale è dotata di recinzione di altezza non inferiore a m. 2,50 dal piano di campagna, con cortina di verde e con esclusione di semplice rete metallica.

6. Il terreno, nella parte della struttura destinata a seppellimento delle spoglie animali e degli altri

sottoprodotti, è sciolto fino alla profondità di m. 2,50, asciutto e con adeguato grado di porosità e di capacità per l'acqua.

7. La profondità della falda freatica è tale da assicurare un franco di almeno m. 0,50 tra il livello massimo di falda e il fondo delle fosse per seppellimento.

8. L'intera area cimiteriale dispone di un sistema di raccolta delle acque meteoriche, con scoli superficiali ed eventuale drenaggio.

9. La viabilità interna è assicurata tramite viali carrabili e vialetti pedonali tra le fosse; i percorsi distributivi primari e quelli periferici interni alle zone di seppellimento sono dotati di scoli superficiali delle acque meteoriche; sono presenti punti di erogazione idrica nell'area destinata al seppellimento.

10. E' assicurato il superamento delle barriere architettoniche.

11. La struttura dispone degli allacciamenti idrico, fognario e alla rete elettrica.

12. L'impianto cimiteriale comprende:

a) aree per seppellimento;

b) area per dispersione di ceneri nel terreno;

c) area per i servizi collaterali.

Art. 10

FOSSE DI SEPPELLIMENTO

1. Il cimitero dispone di apposite aree destinate a fosse per seppellimento delle spoglie, delle parti

anatomiche riconoscibili e dei resti mortali; le aree sono distinte per turni di disseppellimento

rispettivamente di 5 e 10 anni, 5 anni per gli animali di piccola e media taglia, le parti anatomiche

riconoscibili e i resti mortali, di 10 anni per le spoglie degli animali di grande taglia; i disseppellimenti ordinari sono eseguiti in qualsiasi periodo dell'anno.

2. Le spoglie animali, le parti anatomiche riconoscibili e i resti mortali sono racchiusi, ai fini del

seppellimento, in contenitori di legno o altro materiale biodegradabile, a perfetta tenuta e con chiusura ermetica.

3. Su ogni contenitore destinato al seppellimento è apposta targhetta metallica con gli estremi per

l'identificazione dell'animale (specie e nome dell'animale, data di morte).

4. Ogni fossa è contraddistinta da un cippo con numero progressivo e targa con estremi identificativi dell'animale (specie e nome dell'animale, data di morte).

Art. 11

SISTEMA DI INCENERIMENTO

Il cimitero può essere dotato di impianto di bassa capacità per l’incenerimento, per il quale non si applica la Direttiva 2000/76/CE.

L'impianto dovrà soddisfare le condizioni generali, di funzionamento e i requisiti di cui al Regolamento 2002/1774/CE ( art. 12 e Allegato IV ).

Art. 12

IMPIANTI E FUNZIONI COLLATERALI

La struttura è dotata dei seguenti impianti:

a) aree di seppellimento;

b) area per dispersione ceneri;

c) forno inceneritore(opzionale)

d) cella frigorifera a contenuto plurimo;

e) colombario - ossario;

f) colombario - cinerario;

g) sistema di smaltimento dei rifiuti cimiteriali ai sensi del D.P.R. 15.7.2003, n. 254.

Il cimitero è provvisto di costruzioni atte ad assicurare le seguenti attività collaterali:

a) ufficio con attesa per il pubblico;

b) archivio;

c) sosta per il personale addetto;

d) spogliatoio con docce e servizi igienici per il personale;

e) servizi igienici per il pubblico, distinti per sesso, tra cui almeno uno per portatori di handicap;

f) sala onoranze, con spazio per confezionamento feretri;

g) ripostigli e deposito attrezzi

Art. 13

DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

Con successivi atti, il Comune determina:

a) la disciplina, il costo e le modalità di pagamento delle concessioni delle cellette ossario e cinerarie;

b) ogni altro elemento di carattere economico e gestionale non contemplato dal presente regolamento.


Art. 14

ENTRATA IN VIGORE

1. Il presente regolamento entra in vigore a far data dall'intervenuta esecutività della deliberazione di approvazione.