"CERCA DI SCOPRIRE IL DISEGNO CHE SEI CHIAMATO AD ESSERE, POI METTITI CON PASSIONE A REALIZZARLO NELLA VITA."

Martin Luther King

giovedì 6 febbraio 2014

POLITICA - ETICA: UN CONNUBIO DOVEROSO

La prima definizione di "politica" risale al filosofo greco Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa città, la comunità dei cittadini; secondo il filosofo, "politica" significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano e per i quali i politici dovrebbero amministrare nel principio di interesse e bene comune.
Chi fa politica svolge una missione, all'interno della quale egli deve essere un servitore della comunità e non un funzionario.
È innegabile che l'attuale politica abbia oramai smarrito la sua missione, trasformandosi sempre più in una lotta per la conquista del potere.
Un potere che si cerca di conquistare con ogni mezzo e a qualsiasi costo, anche calpestando i diritti dei cittadini stessi e le regole del gioco.
La più grande amarezza però è il dover verificare giornalmente il netto distacco tra politica e etica, un distacco dai contorni agghiaccianti e che deve farci riflettere su quale futuro la politica potrà portarci.
Un futuro sempre più buio, caratterizzato da giochi di potere abilmente messi in scena da individui ambiziosi pronti ad usare qualsiasi mezzo a loro disposizione per battere i propri rivali.
Corre quindi l'obbligo di imporre ai politici il rispetto di vincoli morali, e  a noi di assicurarci che il loro operato  sia all’altezza delle nostre aspettative e non esercitato in modo disonorevole.
Se lasciamo a loro l'uso e la scelta delle regole, essi rappresenteranno una terribile minaccia per tutti noi, dal momento che potranno fare ciò che vogliono senza alcuna restrizione e senza alcun controllo.
È innegabile che questo modo di fare porti grandi preoccupazioni per i cittadini, preoccupazioni che si concentrano soprattutto sulla condotta disonesta e corrotta dei nostri politici, anche perché  le occasioni per agire in modo disonesto sono enormi, un esempio su tutti può essere il tipico appalto di contratto pubblico, in cui si hanno molte possibilità di incorrere in fenomeni di corruzione.
A tal proposito corre l'obbligo di citare quanto enuncia il prof. Vaciago a proposito di appalti pubblici, il quale evidenzia i danni provocati dalla politica odierna e in riferimento a uno studio del Prof. Giarda evidenzia come le opere pubbliche in Italia costino un 30% in più, incremento derivante da un mix di inefficienza, gare mal fatte, corruzione e tangenti.
Tutto questo si può fermare? 
Un'arma, anche se debole, a nostra disposizione è la scelta di candidati onesti, trasparenti e preparati, ai quali attraverso il controllo del loro operato e il dialogo continuo va imposto di applicare dei criteri etici sulla loro azione politica, questo legame politica - etica diventa così mezzo per difendere e tutelare l'interesse comune.
Dedizione, etica e onestá devono essere le qualità per l'individuazione della futura classe politica.
Iniziamo quindi a cancellare definitivamente dalla scena politica i peggiori, gli arrivisti e gli abili mentitori sostituendoli con i migliori, i più responsabili, i più integerrimi e i più capaci.
Il popolo siamo noi, cominciamo ad usare  la nostra coscienza e ad usare la nostra testa, di cattivi maestri è piena la nostra storia, con il loro agire ci hanno annebbiato, confuso le idee ci hanno portato in una sorta di ipnosi collettiva.
Ora sta a noi risvegliarci e con molta umiltà tentare di cambiare le cose, affinché un giorno, se il mondo non sarà cambiato, potremo guardare i nostri figli negli occhi e dire: ho fatto davvero tutto ciò che era nelle mie possibilità.


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