"CERCA DI SCOPRIRE IL DISEGNO CHE SEI CHIAMATO AD ESSERE, POI METTITI CON PASSIONE A REALIZZARLO NELLA VITA."

Martin Luther King

giovedì 20 febbraio 2014

Ma chi sbaglia paga?


Finalmente chiarezza viene fatta sul bando per la costruzione dei nuovi loculi al cimitero comunale.
Chiarezza che arriva dal primo cittadino, durante le comunicazioni preliminari del Consiglio Comunale del 11 febbraio.
Il Sindaco ammette che degli errori sono stati commessi e che il bando "risulterebbe" non pubblicato, ammissioni che non fanno altro che avvalorare le nostre certezze e il nostro lungo lavoro di ricerca fatto su ogni Gazzetta Ufficiale e suo allegato.
Ma ammesso l'errore, come si intende procedere ora? Non è dato sapere! Certo, perché il primo cittadino minimizza il tutto parlando di errori di dimenticanza dovuti al personale interessato alla fase preparatoria degli atti.
Ma tutti sanno bene che non è così e ve n'è riscontro negli atti presentati. Infatti il R.U.P. ha dichiarato che la pubblicazione è regolarmente avvenuta sulla Gazzetta Ufficiale, e quindi sussisterebbe l'ipotesi di reato di falso in atto pubblico; reato che, qualora fosse accertato dalle competenti Autorità renderebbe illegittima l'intera procedura di gara; procedura che risulterebbe oltre tutto in contrasto con quanto disposto dal D.lgs 163/2006 art. 66 comma 7 (il quale dispone obbligatoriamente la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale).
D'altronde qualora tale ipotesi di reato fosse accertata, se ne avrebbe come conseguenza che il primo cittadino, quale pubblico ufficiale, essendo stato notiziato della illegittimità sia dal sottoscritto con missiva del 6 dicembre regolarmente protocollata, sia con interrogazione scritta presentata da alcuni Consiglieri Comunali, avrebbe dovuto sospendere la procedura, accertare colpe e inviare il tutto alla Procura della Repubblica.
Ma perché tutto ciò non è stato fatto? 
Ultima considerazione: a termini dell'art. 15 del piano triennale contro la corruzione art. 15 approvato con deliberazione G.C. n. 12 del 30 gennaio 2014, il responsabile della prevenzione (ossia il Segretario Comunale), qualora riscontri fatti che possono presentare una rilevanza disciplinare, deve:
 - darne tempestiva informazione al dirigente preposto all’ufficio a cui il dipendente è addetto e all’ufficio procedimenti disciplinari affinchè possa essere avviata con tempestività l’azione disciplinare;
- deve presentare, ove riscontri dei fatti suscettibili di dar luogo a responsabilità amministrativa, tempestiva denuncia alla competente procura della Corte dei Conti per le eventuali iniziative in ordine all’accertamento del danno erariale (art. 20 D.P.R. n.3 del 1957, art.1, comma 3,1 n. 20 del 1994);
- deve presentare, ove riscontri poi dei fatti che rappresentano notizia di reato, denuncia alla Procura della Repubblica o ad un ufficiale di polizia giudiziaria con le modalità previste dalla legge ( art. 331 c.p.p) e deve darne tempestiva informazione all’Autorità nazionale anticorruzione.
Quindi premesso tutto ciò, accertato ravveduto il grave errore commesso e notiziato di una ipotesi di reato penale, cosa si aspetta ad avviare le procedure anticorruzione previste? 
Nelle aziende private chi sbaglia rischia il posto di lavoro anche per piccole sciocchezze, e nel pubblico? 


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