
Cosa fare quando il linguaggio, le idee, le prospettive divergono radicalmente al punto da sentirsi esclusi ed emarginati dal proprio contesto umano e politico?
Ebbene ora mi ritrovo di fronte ad un bivio:politica di partito o bene della comunità?
Per quanti mi conoscono la scelta ricade su una azione rivolta verso il bene della comunità gioiese, e quindi fuori da ogni gioco politico.
Era davvero un sogno creare un movimento dove i valori come l’identità e l’interesse della comunità, il senso del dovere, la famiglia, il rispetto della legge, l’onestà, la sacralità della vita, l’effettivo esercizio della libertà dei cittadini, il lavoro, la proprietà privata, la solidarietà verso i più deboli, fossero la nostra linfa vitale?
Era davvero un sogno creare un movimento onesto e trasparente?
Era davvero un sogno creare un movimento che viveva tra la gente cercando di risolvere i loro problemi, invece di essere rinchiusi nel palazzo a curare i propri interessi?
No non credo che questi siano sogni....non lo credo fermamente.
Per questo motivo sta maturando in me la voglia di rassegnare le mie dimissioni da consigliere comunale, e creare un movimento indipendente che viva tra la gente, e che risolva i problemi di tanti cittadini dimenticati.
Il mio sogno di politica non è essere invischiati in una lotta di potere, osteggiando il nuovo che preme temendo di perdere i privilegi, no signori il mio sogno di politica è quello di integrarsi nella comunità, lavorare per il bene di questa, e dare, dare molto a chi ne ha bisogno senza chiedere nulla in cambio se non un sorriso e una stretta di mano.
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