"CERCA DI SCOPRIRE IL DISEGNO CHE SEI CHIAMATO AD ESSERE, POI METTITI CON PASSIONE A REALIZZARLO NELLA VITA."

Martin Luther King

domenica 4 maggio 2008

IL CANCRO DELLA COMUNITA'


Più volte mi sono chiesto se fosse possibile rinnovare la politica. Non sono certamente il primo a chiederselo e molto probabilmente neanche l’ultimo.

SI, si può cambiare, basti cambiare coloro che la esercitano questa politica.

E in effetti è difficile pensarla diversamente: Uomini deleteriamente poliedrici che in veste di politici di professione e funzionari di partito al tempo stesso, fanno delle istituzioni rappresentative la roccaforte inespugnabile dei loro interessi.

Una fitta ragnatela intessuta di rendite politiche di varia natura, sembra tenere in ostaggio le istituzioni in cui si svolge l’amministrazione della cosa pubblica.

Ma dove sono finiti gli ingredienti semplici e genuini di cui era fatta la classe politica nei primi anni del secondo dopoguerra? L’umiltà, la semplicità, il rifiuto di ogni privilegio che fungeva da corollario all’etica della sobrietà, l’onestà, la concordia, l’amore per il bene comune.

E la nostra società, la società dell’oggi, vittima del relativismo non sa fare tesoro delle lezioni del passato. Uomini e donne che in maniera egocentrica, fanno marketing di se stessi dimentichi dell’imprescindibile dimensione sociale del noi. Tutto ciò mi indigna! Mi indigna soprattutto lo sforzo di molti giovani miei coetanei, a farsi assorbire dalla “società relativa”, perché tutto sommato fa comodo pensare di poter ascendere socialmente come hanno fatto coloro che ci hanno preceduto! E no! Invece tocca a noi immaginare e sperimentare la svolta.

Dobbiamo tentare di reimpiantare i valori di un tempo, anche a costo di sostenere qualche sacrificio. Lo dobbiamo fare, con sincerità d’infante e saggezza d’anziano, tendendo la mano verso l’esercito degli invisibili, di coloro che, stando sempre alle categorie della nostra società relativa, non contano.

Vogliamo una classe politica nuova di zecca, il cui sostrato valoriale risulti composto di quei principi di un tempo, a cui in precedenza inerivamo?

OK! Ma dobbiamo prima cambiare la nostra forma mentis da uomo contemporaneo! Ciò può avvenire solo attraverso una smitizzazione dell’ego e una parallela rivalutazione dell’alter.

È cosa buona, quindi uscire dagli schemi dell’oratoria politica e usare le azioni per risolvere i problemi di chi ci sta attorno; quelle azioni del vissuto quotidiano, quelle azioni che faranno capire alla comunità, che il cancro deve essere estirpato, si il cancro, perchè l'attuale classe politica altro non è se non un cancro.

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