In un teatro preso d’assalto si è vista crescere la protesta dei contribuenti gioiesi per la tanto famigerata Tares.
Sempre più cittadini indignati ed arrabbiati, non solo per gli aumenti delle tariffe, ma anche per gli errori commessi dalla società Cerin e dai responsabili dell'ufficio tributi, hanno fatto sentire la loro protesta al primo cittadino.
Un sindaco in evidente difficoltà, poco preparato e che non ha dato risposte certe ai tanti cittadini accorsi.
Difficile trovare una definizione per un personaggio come Povia che dinanzi ai cittadini decide per un verso di negare l’evidenza proponendo a propria difesa le teorie più inverosimili, per altro verso riferisce inesattezze mostruose pur di giustificare una politica fallimentare e delle scelte che oggi ricadono drasticamente sui cittadini e sulle aziende.
Ed è così che in un infuocato dibattito il Sindaco comincia ad inventare ipotetici nemici, trame, ostacoli e presunte congiure.
Il suo delirio di onnipotenza lo porta a credere e ribadire, e qui si tocca il paradossale, che la scelta di esternalizzare i tributi sia come una scelta dovuta, scaricando le colpe sulla precedente amministrazione, accusata di aver svuotato l'ufficio tributi. Che dire, siamo alle comiche finali!!!
La nostra amministrazione fu costretta per vincoli di Legge ad esternalizzare la sola riscossione coattiva, e per far ciò il provvedimento fu portato in Consiglio Comunale. Lei invece, Sindaco, con atto illegittimo di Giunta ha deciso di esternalizzare tutto il servizio ad una società che guadagna lauti compensi anche sullo spontaneamente versato.
Inoltre è doveroso ricordarLe, in qualità di ex delegato al personale e lo confermano gli atti, che abbiamo lasciato nelle mani del Commissario Prefettizio un ufficio tributi con ben 8 unità, di cui un funzionario responsabile.
Durante il suo mandato, due dipendenti categoria amministrativa sono andanti in pensione e Lei non ha provveduto a sostituirli nonostante le 34 richieste di mobilità interna. A luglio di quest'anno anche il funzionario responsabile dell'ufficio, trattenuto miracolosamente ben oltre i tempi previsti, è andato in pensione e guarda caso proprio contestualmente alla chiusura della procedura di aggiudicazione alla società Cerin.
Infine ma non per ultimo, Lei con decreto sindacale ha trasferito la signora M.F. dall'ufficio tributi alla Polizia Municipale.
Nel suo mandato Sindaco Povia l'ufficio tributi ha perso ben 4 unità su 8: è ancora convito che siamo stati noi a svuotare l'ufficio tributi?
Sindaco diciamo la verità Lei non vedeva l'ora di esternalizzare i tributi e conferma ne è la Sua affermazione in Consiglio Comunale: " NON VEDO L'ORA DI FIRMARE IL CONTRATTO CON LA CERIN".
La gestione diretta delle entrate tributarie basato sulla innovazione, sulla trasparenza, sulla garanzia di servizi di qualità, deve essere il punto di arrivo di una amministrazione efficiente ed attenta al controllo della spesa pubblica.
La proposta che ho sottoposto alla Sua attenzione è quella di effettuare una gara di appalto "REGOLARE" per la fornitura di un applicativo informatico (costo circa 150.000 euro) che consenta la gestione quotidiana e l’aggiornamento costante delle banche dati, sia dei contribuenti che delle informazioni catastali.
Infatti la ditta aggiudicataria oltre alla costruzione della piattaforma digitale provvederebbe alla formazione del personale comunale, 6 unità in totale, in loco e senza costi aggiuntivi.
Con questo sistema avremmo un duplice vantaggio, infatti da un lato con un solo click il cittadino potrebbe tranquillamente da casa effettuare dichiarazioni e variazioni riguardanti la Tares, Imu e tributi minori, dall'altro ciò consentirebbe alla pubblica amministrazione di recuperare in autonomia ogni centesimo di euro e di contrastare in modo molto efficace l’evasione fiscale.
Troppo difficile tutto questo Sindaco? Visto che risparmieremmo oltre 2 milioni di euro di soldi pubblici.
Infine un passaggio doveroso sulla Tares va fatto! Una scelta scellerata, accompagnata dai tanti errori sulle cartelle esattoriali e sulla comunicazione data alla città.
Avete creato un vero caos, il Suo comunicato e quello del responsabile dell'ufficio tributi hanno creato una enorme confusione tra i contribuenti, senza contare che c'è un suo assessore che sulla rete disinforma parlando di rateizzazione (che ricordo non essere prevista), sicché Le chiedo: ma costui, prima di firmare, legge le delibere?
O l'altro assessore, il nuovo che avanza (così si definisce) che sempre sulla rete si propone di ritirare le cartelle porta a porta e risolvere i problemi della gente. Ma in che paese viviamo? Ricordi al Suo assessore che il suo ruolo è quello di trovare soluzioni in Giunta per tutta la città e non fare il porta a porta per la sua stretta cerchia di "amici".
Ma diciamoci la verità una volta per tutte, la scelta di passare alla Tares, e quindi di aumentare la tassazione, è dovuta al fatto che con l'applicazione TARSU si sforava il patto di stabilità di circa 300.000 mila euro.
Ma ora che molte cartelle risultano errate e quindi si avrà un minore gettito, non crede che il bilancio sia falsato? E i revisori dei Conti cosa dicono di tutto ciò? Il patto di stabilità è ancora rispettato?
Noi abbiamo grossi dubbi su tutto ciò e chiederemo l'intervento del Prefetto e della Corte dei Conti.
Eppure sarebbero bastati tagli alla spesa pubblica e agli sprechi per evitare questa ennesima vessazione e questo ennesimo danno che come sempre pagheranno i cittadini.
Sindaco prenda atto della contestazione dei cittadini che la hanno pubblicamente sfiduciato e si dimetta.
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